Auguriamoci di pensare positivo nonostante tutto. In un mondo che fonda la sua economia sulla paura del futuro e dell’incertezza, che basa la sua politica sull’odio dell’avversario, che imposta le relazioni sull’assunzione dell’ipotesi peggiore, che esorcizza i propri sensi di colpa con la rimozione della smemoratezza, che é sempre insoddisfatto perché pensa che tutto sia dovuto, che pensa che dietro l’angolo ci sia sempre qualcuno in agguato, in questo mondo che continua a piacermi terribilmente soprattutto da quando ho assaporato l’idea di non esserci più, auguro a me stesso e a tutti coloro che mi leggono la capacità di scoprire sempre le buone ragioni degli altri anche quando siamo certissimi di aver ragione, di non coltivare la paura ma di vivere di speranza.