Ieri sera è stata data frettolosamente in televisione la notizia circa il fatto che è diminuita la percentuale di titoli di debito pubblico detenuti all’estero. Se non ricordo male si aggirerebbe intorno al 30% dello stock totale. La notizia è stata presentata come negativa come cioè il rifiuto da parte degli investitori stranieri di investire comprando titoli di debito pubblico italiano. Il sottinteso era che la cura Monti avrebbe peggiorato la situazione in quanto il sentimento degli stranieri verso il nostro debito è peggiorato.
Ma, poiché un bicchiere mezzo vuoto è sempre anche mezzo pieno, la notizia poteva anche essere meglio approfondita ricordando che, laddove tale percentuale dovesse ancora scendere, se cioè gli italiani si decidessero a riacquistare il proprio debito che gli stranieri tendono a svendere, ci troveremmo nella situazione del Giappone in cui il debito pubblico è ben più alto ma che non è esposto a questi terremoti finanziari sui propri titoli perché gran parte del debito è posseduto dai propri cittadini che non speculano contro se stessi.
Forse ci faranno capire meglio.
Categorie:Economia e finanza, Politica
Rispondi