Elezioni comunali 2024

I risultati delle elezioni comunali sono stati un campanello d’allarme per la maggioranza di destra. Chi l’ha detto che il misero 40% dei votanti (50% degli aventi diritto cioè il 20% reale) ottenuto nel ’22 assicuri di vincere in futuro qualsiasi confronto elettorale? Non basta il monopolio dei media e la postura eretta di chi è sicuro di sé, il popolo votante è imprevedibile ed è meno scemo di quanto si potrebbe pensare. In questa tornata delle comunali del ’24 tutte le grandi città sono passate in mano all’opposizione soprattutto per effetto del doppio turno in cui il popolo disperso della sinistra, dovendo scegliere tra due soli candidati, si ricompatta e, sommando tante piccole formazioni, torna ad essere una maggioranza, se i candidati sono convincenti.

Nel precedente post sulle elezioni europee e sul loro segnale avevo centrato la mia attenzione sulla fretta eccessiva con cui Meloni aveva voluto chiudere la faccenda approvando quasi all’unisono le due riforme del premierato e dell’autonomia differenziata. Calderoli, quello della legge elettorale porcata o porcellum del 2005, bocciata dalla corte costituzionale nel 2014, era troppo indaffarato nel preparare la legge sull’autonomia differenziata per pensare che quella del premierato senza la sua consulenza era un tentativo monco e inattuabile senza una apposita legge elettorale. Chi ricordava ciò veniva zittito con la citazione del modello dell’elezione del sindaco che assicura l’elezione del sindaco e parallelamente quella del consiglio comunale con un premio di maggioranza riservato ai partiti che appoggiano il vincente. Felici e contenti i pifferai della Meloni erano certi che il modello del sindaco d’Italia sarebbe stato vincente per la destra. Ops! ma che succede se il candidato premier non raggiunge la maggioranza? si va al doppio turno … ma potrebbe succedere quello che è successo nelle grandi città italiane ora … il secondo turno favorisce il secondo arrivato e l’opposizione che di fronte al nemico si ricompatta. Il buon Benito La Russa, seconda carica dello Stato, pensando forse di essere al bar, spara subito l’ovvia sentenza … basta abolire il doppio turno perché favorisce la sinistra.

Povera Meloni ora dovrà chiarire a se stessa come si fa ad essere certi del risultato impedendo ai comunisti di ritornare al potere. A meno che la sinistra non si illuda che questo schema della aggregazione di tante piccole forze indipendenti sia la soluzione vincente in un contesto sociale e politico sempre più difficile e incerto e una destra che di fronte alla gravità del compito abbraccia le decisioni forti, violente ed autoritarie.



Categorie:Politica

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