Sulla pelle delle persone

La vicenda della nave militare che fa la spola tra l’Italia e l’Albania con una decina di deportati immigrati, salvati in mare, sembra surreale tanto è tragica e scandalosa. Non spreco altre parole per stigmatizzare un progetto insensato, inutile e disumano ma vorrei qui segnalare un piccolo particolare che non ho sentito citare da nessun commentatore nel pronunciarsi sull’argomento.

Il modo in cui questa vicenda è stata presentata dai Media mostra che siamo molto messi male. Sfugge ai più che nella nostra Repubblica, per privare un essere umano della libertà, occorre accertare e giustificare le ragioni di questa pena e che tale decisione può essere presa solo dalla magistratura, non da un funzionario amministrativo, da un politico o da un ministro. Ebbene per trattenere in un luogo chiuso per un tempo indefinito uno straniero che entra illegalmente nel nostro territorio occorre una sentenza di un giudice il quale opera applicando le leggi. (E’ un concetto che ad esempio sfugge a Salvini che pensava di poter trattenere, sequestrare, degli esseri umani su una barca quasi fosse un magistrato.)

Il primo invio fu annullato dalle sentenze di un giudice che per i casi esaminati ha constatato che la deportazione nel paese di provenienza (Egitto o Bangladesh) non era decretabile poiché tali paesi erano considerati insicuri da una sentenza della Corte di giustizia europea.

Scoppiò così un nuovo scontro tra governo e magistratura. Il governo, forte della possibilità di emettere decreti legge, rinforzò le norme italiane stilando un elenco di paesi sicuri (provenendo dai quali non si può avere il diritto di asilo) comprendente l’Egitto e Bangladesh senza rispettare l’elenco pubblicato della Corte europea.

A stretto giro un magistrato solleva allora un conflitto di competenza chiedendo che fosse esplicitata la relazione d’ordine tra le sentenze della Corte europea e la legislazione italiana.

Il governo, forse anche sollecitato dal discredito dilagante per una spesa di quasi un miliardo che si rivelava inutile e ingestibile, organizza un’altra spedizione sfidando ancora i magistrati con una deportazione effettuata prima del pronunciamento della magistratura. La magistratura per nulla intimidita conferma la sospensione della deportazione in attesa della pronuncia della Corte europea.

Ma il governo è proprio in mano a degli stupidi? L’Egitto e il Bangladesh sono nell’ottavo e novo posto nell’ordine dei pesi da cui provengono i migranti. Perché non avete deportato in Albania gli immigrati che provenivano dagli altri paesi dichiarati sicuri dalla sentenza europea? Magari facendo un carico di un centinaio di malcapitati, così si spendeva meno e i magistrati non potevano obiettare nulla.

Ma in fondo nemmeno al governo interessa far funzionare la macchina albanese, sanno che finirà come tante cattedrali nel deserto, più importante è la polemica con i giudici che secondo il nuovo padrone del mondo dovrebbero essere loro ad essere deportati in Albania, più importante ingigantire il problema dell’immigrazione che deve sembrare ingestibile e pericolosissima.

Il viaggio a vuoto di questi giorni è solo una provocazione sulla pelle di poveri disgraziati



Categorie:Politica

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