L’anno che si chiude lo stiamo già dimenticando, le novità e gli avvenimenti sono stati così numerosi che ci è sembrato un secolo o soltanto un attimo. La memoria manca a noi anziani per ovvi motivi circolatori, manca ai giovani per lo stordimento di una vita agitata a cui si sottopongono, ci manca perché siamo privi di un progetto comune verso cui indirizzare i nostri desideri e le nostre fantasie. Quando ci si abitua a stare sull’orlo di un burrone si sottovaluta il pericolo oppure si sfida la sorte facendo passi avventati oppure si è misteriosamente attratti dallo sprofondo vedendo che per risalire la china e mettersi in sicurezza occorre fare troppa fatica.
Come ha detto Henry, il leone, in quest’anno che ci lascia i cinquantenni hanno preso il potere, una vecchissima quercia che abbiamo piantato sul colle più alto li conduce, li incoraggia, li riprende se occorre, è l’albero a cui aggrapparsi per non precipitare nel burrone. I sessantenni e i settantenni hanno dato cattiva prova di sé: chi alle prese con i rigori della giustizia si riconsola con passioni senili, chi annoiato dalla propria ricchezza ne accumula altra attraendo i gonzi disperati che offrono il loro click sui suoi peti informatici, chi continua a coltivare rancori per una competizione non risolta.
Sull’orlo del burrone restiamo, ma ci sono tanti piccoli segni che mi fanno essere positivo, sarà che nella cena condominiale di fine anno c’era un bel numero di bambini, bambine, ragazzetti e giovincelle tirati su da genitori amorevoli, sarà che vedo trentenni pieni di consapevolezza e di forza, sarà che Paolo ha detto che preferisce comprare la frutta dall’egiziano perché rilascia lo scontrino sarà che Arianna ha detto che lo preferisce anche se è molto disordinato perché hanno un occhio di riguardo per le vecchiette che fanno la fila.
Mi auguro ed auguro a tutti i miei lettori si saper cogliere le occasioni che avremo per stare meglio, per vivere più sereni e più in pace con la natura e con gli altri essere viventi, con le persone che amiamo.
Categorie:Riflessioni personali
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