La decisione di celebrare il consiglio dei ministri a Cutro offende la nostra intelligenza, ci ha preso per scemi? A che serve? Forse decideranno solennemente una inversione nella politica del contrasto alle migrazioni? Temo che da questo incidente non deriverà nulla di nuovo dal punto di vista normativo.

Il governo ha immediatamente dettato la linea, quella di non deflettere dalla linea adottata e cioè limitare l’attività delle ONG costringendole a lunghi giri nel mediterraneo per far sbarcare i naufraghi in porti lontani, premere sull’Europa per soluzioni condivise e per ridurre la pressione sull’Italia, frenare la pressione demografica proveniente dall’Africa. Una linea dura ma coerente con le scelte già effettuate sia da questo governo sia dai governi precedenti. Ma la Meloni non si è mossa, doveva partire per un impegno internazionale e ha incaricato Piantedosi di rappresentare il governo sul luogo della tragedia il quale, anche lui fedele alla linea, ha espresso a parole quello che tanti cittadini in cuor loro pensano. Lo ha fatto nel peggiore dei modi imputando ai genitori dei bambini affogati a Cutro la responsabilità della loro scelta di prendere il mare in condizioni non sicure. Nel volto di Piantedosi nessun cordoglio reale, nessuna commozione ma la durezza di chi amministra burocraticamente il potere. Nessuna pietas nei confronti degli dei e degli uomini.
Tutti aspettavamo la Meloni, madre cristiana, così attenta e solerte in tanti funerali anche di poveri ragazzi che morivano vittime di incidenti stradali, così commossa, giustamente, di fronte alle fosse comuni ucraine, ma qui in questo caso così impegnata negli affari internazionali a parlare di guerre e di forniture di armi in cambio di petrolio. Faceva il suo dovere ma l’hanno consigliata male suggerendo di programmare un consiglio dei ministri a Cutro. Se una parte della popolazione nutre sentimenti simili a quelli di Piantedosi, una larga parte ha vissuto questa ulteriore strage come un nuovo dolore collettivo di cui sentiamo almeno in parte una qualche responsabilità. Se fossi stato un suo consigliere le avrei detto di far atterrare l’aereo proveniente dagli emirati direttamente a Lamezia e di andare diritta con un mazzo di fiori sulla spiaggia in cui forse ancora galleggiano i relitti. Così avrebbe interpretato bene il suo ruolo che dovrebbe essere in certe occasioni super partes. Così invece tiene aperta la polemica politica ancora per giorni perché il suo potere si fonda sulla continua alimentazione dello scontro con il nemico.
Categorie:Politica
Beh, ma bisognerebbe allora vedere in che condizione sono ospitati i sopravvissuti!
https://www.repubblica.it/cronaca/2023/03/07/news/naufragio_cutro_superstiti_cara_crotone-390840880/
Sembra che adesso dopo la denuncia gli abbiano dato un letto a testa.
Lo faranno lì alla porta accanto il consiglio dei Ministri?
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un amico mi scrive in privato:
Se fossi stata un poco furba e non con lo sguardo a breve con gli occhiali dell’ideologia, avrei preso in parola la confindustria che chiede più immigrati per coprire gli impegni del PNRR, avrei abbandonato lo slogan “ci rubano il lavoro”, avrei chiesto all’Europa i soldi che mandiamo alla Libia e alla Turchia per “tenerli a casa loro”, avrei riattivato il modello Riace, per dare una ospitalità degna e non in un capannone …. Ma forse sarebbe la politica della Schlein, che non è madre, cristiana, italiana.
E la nostra presidente soffre di vertigini se si solleva in un volo di aquila preferisce restare terra terra come un’anatra.
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