Spettacolare ieri sera l’intervista dell’on Di Pietro trasmessa da Reporter della Gabanelli. Una giornalista, armata di un bel pacco di fotocopie e di una videocamera puntata come una pistola, ha fatto domande a raffica a cui il povero Di Pietro ha dovuto rispondere farfugliando che tutto era già chiaro negli atti dei numerosi processi subiti da lui o dai suoi detrattori. Ma non è riuscito a dare una plausibile spiegazione della quantità esorbitante di patrimonio immobiliare personale che ha accumulato in questi anni. Si torceva le mani, muoveva la lingua per umettare una bocca che doveva essere secca come fosse piena di sabbia. Poveraccio, certo gli hanno appannato l’immagine di grande censore e di unico vergine oppositore del bieco Monti, unico difensore della plebe affamata. E Donadi lo avete visto? di solito sicuro di sé, tagliente preciso e determinato nell’eloquio, quando gli hanno chiesto dei particolari sul bilancio del partito ha cominciato a tentennare, ha detto e non detto, si è scusato e poi contraddetto. Poveraccio, anche lui che di questi dettagli sulla gestione del partito non sa badare, ha cose più alate di cui occuparsi. Diffidare sempre dei moralisti salvatori della patria.
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(ASCA) – Roma, 2 nov – ”Non ci sono precedenti nella storia repubblicana di un leader di partito che fa il necrologio del suo partito sulle colonne di un giornale, dicendo in piu’ che sosterra’ Grillo. Questa e’ un’operazione articolata da due politici navigati. Di Pietro ha scritto il necrologio troppo presto”. E’ il commento a Tgcom24 di Massimo Donadi, capogruppo Italia dei Valori alla Camera, alle parole di Antonio Di Pietro sulla fine dell’Idv e l’avvicinamento a Grillo. ”Negli ultimi sei mesi – dice Donadi – Di Pietro ha sbagliato tutto, attaccando Napolitano, ha rotto deliberatamente l’alleanza col centrosinistra portando in Sicilia a un’innaturale alleanza a sinistra. Li’ si e’ voluti fare la vergine-prostituta. La scelta di Di Pietro di abbandonare il centrosinistra per cedere alle sirene dell’antipolitica di Grillo e’ quella di un leader che non e’ piu’ utile al suo Paese”.
Certamente la trasmissione di Gabienelli è stata dirompente, vero giornalismo utile ai cittadini.
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