Miseria e nobiltà

Sanremo ha avuto successo. Senza sminuirne il valore, qualsiasi cosa sarebbe stata migliore dello spettacolo indecente della campagna elettorale e della sua conduzione televisiva. Al trionfo della cialtroneria e della spudoratezza di tanti politici che strillano la loro irresponsabilità, che sostengono che la realtà é solo quella da loro contrabbandata, che promettono l’impossibile, il mondo della canzonetta si presenta con una bella dose di nobiltà.
Sí, siamo  sfuggiti per poche sere alla miseria della politica per assaporare la nobiltà della tradizione e delle emozioni condivise (la riproposizione delle canzoni di decine di anni fa), la nobiltà della competenza esperta (la musica anche quella leggera e popolare richiede una grande competenza, tutto era dal vivo e molti cantanti sapevano suonare il piano o uno strumento), la nobiltà delle cose fatte bene e con cura.

Ora che i riflettori si sono spenti appare la scenografia fatta di teli di sacco stracciati, come l’avesse disegnata Burri, dobbiamo tornare alla realtà di una competizione che farà scegliere agli italiani molto più di una canzone.



Categorie:Social e massmedia

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2 replies

  1. non voglio neanche immaginare quello che ci toccherà vedere nei prossimi giorni……spero arrivi presto il 26 febbraio!!!!!! NON SE NE PUO’ PIU’ DI QUESTO SKIFO MA VERMENTE!!!!!!!!

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