Nel precedente post ho azzardato un pronostico sull’evoluzione della crisi politica sostenendo che l’esito più probabile sarebbe stato la sopravvivenza di Conte come presidente del consiglio. I fatti di questi giorni mi hanno ovviamente smentito … per ora.
Intanto è accaduto ciò che era inimmaginabile, che cioè sarebbe stata violata gravemente la procedura costituzionale di formazione del governo. Un giocatore d’azzardo scatenato come Mattia il gradasso ha imposto ad una persona per bene come il presidente Mattarella un iter tortuoso abbastanza discutibile. Il ricatto di Renzi, che ha congelato tutti e imposto decisioni e tempi, trae vigore dal cinismo con cui esercita una funzione da guastatore mentre il paese è prostrato, stanco preoccupato per il futuro. Un paese in piena confusione post traumatica in cui la memoria e l’attenzione sono volatili e incerte. Per tre giorni ha impedito che il Capo dello Stato esercitasse il suo potere di nomina pretendendo di effettuare trattative sul programma e sulla compagine dei governo prima che si potesse fare il nome del Presidente del consiglio designato dal Capo dello stato come vuole la Costituzione. Tre giorni in cui la figura di Conte è stata demolita nell’immaginario collettivo come un incapace assetato di potere e di poltrone. Ovviamente non è tutto merito di Renzi né delle opposizioni ma di tutta la stampa e dei media il cui unico scopo è sempre quello di distruggere figure che hanno un qualche seppur lieve successo.
Poiché il gioco è stato condotto a carte coperte ora il gradasso ha gioco facile a dire che è tutto merito suo se si è aperta una nuova fase politica più promettente con una nuova guida più competente dell’avvocato del popolo. Qualche buon giallista dovrebbe ricostruire le vicende di questi giorni per capire bene chi è l’assassino o gli assassini della serie di piccoli e grandi delitti perpetrati su questo treno Italia che, privo di macchinista, rischia di andare a sbattere o di finire nel burrone.
Ora un nuovo macchinista è stato individuato, abituato a guidare treni superveloci ed ora in pensione ma si discute se dargli le chiavi della locomotiva, intanto il treno a vapore continua la sua corsa pericolosa … siamo nel vecchio west …
Scusate torno a ragionare senza digressioni immaginifiche …
Quindi ora la scena è occupata da Mario Draghi e la riflessione sul dirigismo è del tutto pertinente poiché mostra, intenderebbe mostrare, quanto sia difficile il compito di proporre un governo in grado di mettere d’accordo una larga maggioranza per gestire l’emergenza con uno sguardo prospettico verso il futuro. I primi dibattiti televisivi, le primissime reazioni dei media non fanno ben sperare e vedremo se questo nuovo macchinista sarà provvisto di lingue di fuoco come accade a tutti i draghi che si rispettano. In fondo è questo che tutti sperano, un lanciafiamme risolutivo che annienti i problemi che come lacci e laccioli ci stanno avviluppando.
Volendo rimanere ancorato alle immagini per chiarire le mie riflessioni, ho pensato di aggiornare il grafo del precedente post tenendo conto di ciò che è successo nel frattempo.
L’ipotesi Conte 3 è ormai impossibile e quindi la probabilità è pari a 0 centesimi. La designazione di Draghi aumenta la probabilità delle due alternative Ursula e Governo del presidente. Al momento non è chiaro quale delle due si realizzerà. Il governo Ursula sarebbe un governo Draghi appoggiato solo dalla maggioranza che fa capo alla maggioranza nel parlamento europeo, e che quindi comprende sia 5 stelle sia Forza Italia ma lascia fuori Salvini e Meloni. La terza alternativa invece corrisponde ad una larga maggioranza che esclude solo la Meloni ma comprende anche la Lega. Se il tentativo Draghi dovesse fallire, e lo sfarinamento delle posizioni di queste ore lo fa presagire, l’ultima alternativa sarebbero le elezioni anticipate che a questo punto do al 40%.
Le prospettive rimangono confuse.
In particolare l’accordo potrebbe essere a tempo, anzi sarà certamente a tempo poiché questo parlamento così frammentato e stravolto potrà ritirare la fiducia quando vorrà come è accaduto ora al governo Conte. Ciò potrebbe sconsigliare Draghi a giocarsi la reputazione per una banda di immaturi incompetenti il cui principale problema è la sopravvivenza del proprio scranno parlamentare. Se Draghi rinuncerà senza presentarsi in parlamento per essere impallinato tra qualche mese, chi gestirà le elezioni? a quel punto ci saranno due alternative, un nuovo personaggio come al Cartabia o lo stesso governo Conte che non è mai stato sfiduciato in parlamento e che potrebbe essere confermato per la gestione delle elezioni. In fondo è quello che da alcuni giorni sta proponendo Salvini: approviamo tutto purché l’accordo sia sulla data delle elezioni e allora potremo finalmente mettere le mani sul malloppo europeo.
Le prospettive rimangono molto confuse ed incerte.
Categorie:Politica
Caro Raimondo,
che le prospettive restino incerte e confuse non v’è dubbio alcuno. Interessante e suggestivo il tuo grafico predittivo (continuo a pensare che l’unica strada siano le elezioni).
Tuttavia, lascia che tenti di imboccare un altro corridoio prospettico. Tu parli di una “banda di immaturi incompetenti il cui principale problema è la sopravvivenza del proprio scranno parlamentare” a proposito degli attuali deputati e senatori. Severo, mi permetto di dire, sommario.
Sulla competenza agitata come una virtù teologale mi permetto di segnalarti una mia riflessione sul blog (https://claudiosalone39.wordpress.com/).
Quanto agli interessi in campo, volando un poco più alto, vedo, a livello globale, una vittoria della prospettiva neoliberista, ormai senza più alcun contrappeso, non dico socialista, ma neppure socialdemocratico. La gloriosa SDP tedesca è scesa sotto il 10%, in Francia il PS è stato annichilito da Macron, in Italia il povero PD, nel tentativo di accreditarsi al centro, ha smarrito del tutto la bussola ed è oggi un contenitore anodino, guidato da un ancor più anodino segretario. Ci si può ribellare, oppure se lo si fa si è automaticamente degli incompetenti?
Draghi, lo sottolineo, non è San Competente che ci salverà dalla pestilenza, sanitaria ed economica, è il rappresentante di una linea politica ben precisa, che non condivido, ma è affatto rispettabile, quella che conduce alle privatizzazioni, alla detassazione delle grandi imprese, alla riduzione del Welfare e così via. Ha già agito così in passato. E’ uomo che riflette, certo prestigiosamente, le posizioni di una destra illuminata e moderna. Tutto più che lecito. Basta non scambiarle per la Via Assoluta di Salvezza.
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Non mi attribuire cose che non ho detto. Non ho detto mezza parola a favore della madonna pellegrina ma osservo che questo parlamento è una banda di incompetenti proprio nel senso che dici tu, non perché non siano riusciti a laurearsi o non abbiano mai lavorato o superato un concorso ma nel senso che non stanno nel loro complesso esercitando a pieno e collegialmente la funzione di rappresentanza per cui sono stati eletti e sono pagati. Poiché Draghi oltre ad essere neoliberista è competente nel senso che conosce e ha sperimentato le cose del mondo in questa trappola ordita dai poteri forti non penso che cadrà per pura ambizione personale. Questo è il pronostico non scritto nel mio pezzo. E visto che azzardare non costa nulla do al 40% la probabilità che Conte gestisca le lezioni in settembre con la benedizione di Salvini. Dopo di ché Renzi sarà sparito e Di Batista sarà al 10%. Ma ora sto giocando. Ciao … perché non ricevo più le mail quando escono i tuoi post?
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