Come ho sempre fatto, anche questa volta dichiaro le mie intenzioni di voto.
La scelta per me è semplice: voto Alessio D’Amato sia perché ha dimostrato di saper amministrare in una fase difficilissima in cui era assessore alla sanità, sia per esclusione delle altre due alternative.

La destra ci lasciò, quando ha governato con Francesco Storace, un debito non contabilizzato di 10 miliardi nella sanità che condizionò fortemente le successive gestioni regionali, la stessa Renata Polverini dovette dimettersi prematuramente per una gestione discutibile delle risorse pubbliche da parte di membri della sua maggioranza. Il candidato attuale Francesco Rocca, oltre a rappresentare uno schieramento politico che non mi appartiene, forse promette troppo su tutto come se i vincoli di bilancio non esistessero.
Donatella Bianchi è certamente una ottima giornalista e conduttrice televisiva che per anni ho seguito in onda blu ma, accettando la candidatura dei cinque stelle, ha sposato l’avversione alla realizzazione del termovalorizzatore di Roma e chiuso alle componenti di quel movimento che, avendo collaborato con Zingaretti, erano più disponibili a cercare una intesa.
Insomma per me la discriminante fondamentale è la situazione dei rifiuti a Roma che non potrà essere gestita e risolta senza un forte coordinamento tra il comune e la regione. Roberto Gualtieri è la nostra occasione, Roma che ricomincia a realizzare progetti in grande ha bisogno di un contesto territoriale e amministrativo collaborativo e una giunta D’Amato promette di essere la migliore soluzione.
Categorie:Politica
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