Lunedì scorso, un giorno dopo la vittoria di Elly Schlein nelle primarie del PD, ho seguito con attenta curiosità il dibattito dalla Gruber. Come al solito il gruppo dei giornalisti coinvolti era molto composito con una prevalenza della destra .. come al solito. Ebbene alla fine non sono riuscito a sintetizzare una conclusione se non il fatto che il talk show era stato un bel chiacchiericcio pieno di luoghi comuni e soprattutto di considerazioni velenose, ironiche o sarcastiche sulla persona di cui si parlava.

Ma oltre ai festeggiamenti per la neo segretaria si era nel pieno del cordoglio per la scomparsa di Maurizio Costanzo con una mobilitazione senza uguali delle reti televisive per celebrarne i meriti. Tra i tanti meriti a lui ascritti c’era l’aver inventato (importato) e utilizzato il talk show come strumento per costruire e consolidare un potere personale (successo mediatico) e collettivo a favore di partiti, consorterie, singoli artisti, singoli personaggi. Anche per merito suo i talk show hanno dilagato nei media come degli show, come degli spettacoli in cui l’audience era il fattore decisivo per decidere se il conduttore si poteva consolidare come ispiratore di un’area di opinione che si poteva tradurre in aree di consenso. Pensandoci bene, per quel poco che era stata la mia esperienze come ascoltatore del Costanzo show di molti anni fa, la cifra caratteristica della sua conduzione era proprio la leggerezza della chiacchiera amicale intrisa però di ironia e sarcasmo, di veleno nei confronti di chiunque accettasse il rischio di una intervista per poter lucrare un po’ di successo mediatico.
Insomma dobbiamo forse a lui se i talk show non sono momenti di riflessione in cui gli ascoltatori possono capire e partecipare ma delle trappole mediatiche per respirare l’aria mefitica del pensiero negativo e aggressivo. 40 anni di martellamento serale qualche cosa deve aver lasciato nel profondo dei nostri pensieri.
Così, forse il ministro Piantedosi credeva di essere in un talk show quando ha prodotto quella sentenza piena di buon senso ed ovvia che molti italiani per bene si saranno detti tra sé e sé: siete genitori snaturati se portate i vostri figli in viaggi poco sicuri e poi vi muoiono, lo sapevate che stiamo limitando la collusione tra le ONG e gli scafisti! Una oscenità piena di buon senso che in una allegra chiacchierata durante un dopocena passerebbe inosservata.
Siamo messi male, forse è ora di spegnere i televisori come fanno da tempo degli amici più accorti di me.
Categorie:Social e massmedia
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