Alla fine delle vacanze, sulla piazzetta davanti a casa nostra a San Marcello è stato presentato il libro di Jacopo Storni Tiziano Terzani mi disse. Il giovane autore mi ha immediatamente affascinato con un racconto ricco, vivace, in una parlata toscana seducente e musicale. Ciò che ha raccontato del suo libro ha fatto capire che la sua scelta di fare il giornalista nasceva dall’innamoramento per la figura di Terzani che era un modello sia letterario sia di vita. In fondo l’idea di realizzare una inchiesta sui luoghi della vita di Terzani in Toscana interrogando paesaggi, cose, architetture e persone che l’avevano conosciuto è un esercizio giornalistico che in piccolo forse riproduceva l’inquieto girovagare di Terzani nel mondo ferito dalla guerre alla ricerca di un senso profondo della propria vita.

Il libro è molto bello anche per chi, come è il mio caso, non conosce l’opera di Terzani. E’ scritto in un italiano splendido che è difficile incontrare nei testi giornalistici o digitali di questi tempi, la trama che intreccia le tappe della vita di Terzani con i luoghi che lui ha abitato scorre leggera ma avvincente. Una lettura che mi ha illuminato dopo l’oscurità tragica dei due libri di cui ho scritto in ritorno al passato.
Nel chiedere la firma sulla mia copia, mi sono complimentato per la presentazione augurandogli una bella carriera da giornalista colto e motivato come è difficile vedere ultimamente.
Categorie:Libri letti
Guerra civile fredda
Ritorno al passato
Guerre di religione.
Le guerre
Lascia un commento