Sulla mia bacheca di FB sul post di ieri si è sviluppato la seguente discussione:
Antonio: Marino sembra uno che si occupa di fare il sindaco quando non ha di meglio da fare, Roma è una città che sprofonda nel degrado più totale……e ti stupisci che lo lincino ? Ma da quale pianeta viene Marino ? “Anvedi ecco MARINO” coniato dai romani la dice lunga….
Raimondo: Non mi stupisco, cerco di capire e cerco di non abboccare. Una cosa è denunciare, portare elementi, approfondire per consentire ai cittadini di orientarsi e decidere in modo documentato e razionale ed altra è linciare, dileggiare, deridere, aggredire, falsificare, esagerare, sollecitare i peggiori istinti. Marino può essere il peggior sindaco che ci è capitato, non è questo il tema del mio intervento di ieri, noi siamo in presenza di una nuova manovra mediatica che ha scopi politici precisi. Questi rispecchiano gli interessi di poteri che governano o governeranno a breve il nostro paese e la nostra città. La cosa è stata più chiara ieri sera a Bersaglio mobile di Mentana: l’operazione ha lo scopo di assolvere l’establishment berlusconiano che ha sgovernato nell’ultimo ventennio (la vera smacchiatura del giaguaro), consolidare il nuovo establishment del gradasso, preparare l’inserimento dei 5 stelle unici ‘illibati’ di tutta questa storia. Le mosche bianche e le pecore nere vanno eliminate ed additate a nemiche del nuovo status quo e del popolo.
In effetti la trasmissione di ieri di Mentana, introdotta da quella di Crozza, seppure con uno stile e un garbo diversi da quello di Formigli ha proseguito l’analisi della situazione romana. Lo schema è stato chiaro: prima parte dedicata ad Alemanno e al suo proscioglimento dall’accusa di essere mafioso. Ne è uscito bene, quasi fosse una vittima delle circostanze, un’ineffabile violetta mammola che poverino pensava che Buzzi fosse un benefattore, era convinto che la sua cerchia di amici fosse costituita solo da sani ed onesti nostalgici di destra. Finiti i processi sarà pronto a rientrare in politica, smacchiato di ogni colpa, passerà in una delle sante porte del giubileo e sarà un nuovo politico redento.
Alemanno lascia lo studio ed ora si fa il processo ad Esposito, l’assessore bestemmiatore alle prese con il bubbone dell’ATAC e con la mafia ad Ostia. Era la prima volta che lo ascoltavo e devo dire che mi ha impressionato: sguardo sveglio, idee chiare e incisive, decisamente furbo. Non conosco il suo passato né il livello della sua coerenza più profonda né la sua onestà ma ho avuto una impressione decisamente positiva. Accanto a lui il rappresentante di M5S, che ha ripetuto gli slogan tipici del movimento candidandosi a prossimo sindaco. Tutte idee condivisibili, di buon senso che promettono ciò che destra e sinistra non sono riuscite a fare in questi anni.
Roma continuerà ad essere un bersaglio della stampa sia perché essa rappresenta in modo esagerato i vizi e la malattie del nostro sistema nazionale sia perché si avvicina precipitosamente un evento che metterà alla prova le residue capacità di resistenza del sistema. Il giubileo come una possibile catastrofe o una redenzione miracolosa, niente di meglio per un giornalismo che deve fare ascolti e vendere copie.
Categorie:Politica
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