Il caso non è chiuso

Ieri sera una interessante intervista di Marcello Minenna, assessore al bilancio con il Commissario Tronca e nominato per due mesi dal sindaco Raggi e improvvisamente dimissionario all’inizio di settembre.schermata-2016-10-15-alle-10-20-45

Perché ha rotto il silenzio di queste settimane ed ha accettato la tribuna della Gruber che sempre più si rivela come un incrocio tra tante istanze politiche che segnano questo momento storico?

L’occasione è stata la discussione della manovra finanziaria nazionale sulla quale il suo giudizio è stato piuttosto netto e severo, da tecnico. Ma in fondo anche da politico nel momento in cui osserva che la manovra finanziaria risente fortemente della scadenza del referendum costituzionale e che la versione finale sarà diversa da quella attuale poiché l’incertezza dell’esito referendario e il vigore dei mercati potrebbero dettare nuove condizioni al contorno e quindi nuove soluzioni.

Sul giallo del Campidoglio nonostante domande insistenti, Minenna è riuscito a non dire nulla di nuovo, o meglio ha detto con chiarezza che la sua visione e le soluzioni da lui proposte sono scritte in almeno 80 processi verbali depositati negli atti del comune. Ha accennato ad alcuni particolari da cui si capisce che da tecnico non interessato al voto dei cittadini avrebbe proceduto con il bisturi soprattutto sulle partecipate addirittura facendo fallire qualche società decotta e deficitaria e avrebbe utilizzato la leva finanziaria dell’Acea per ottenere delle sinergie ad esempio nella manutenzione delle strade.

Nessun pettegolezzo, nessun risentimento, solo la sottolineatura che l’accettazione dell’incarico si fondava su contatti con alcuni esponenti autorevoli del movimento, anche con Grillo dopo le dimissioni. Insomma è apparso come una risorsa per il movimento se al momento buono dovesse ancora servire al servizio della causa.

Tornati a parlare della finanziaria di Renzi a conclusione di un dibattito estremamente interessate e ricco, Minenna centra la questione della gestione europea dei bilanci nazionali con l’osservazione che il non allineamento temporale delle elezioni nazionali comporta che a livello europeo ogni 6 mesi ci sia qualche paese sotto elezioni con le turbative economiche e le incertezze che l’esito elettorale comunque determina. A questo punto Gruber esibisce una tomo in inglese curato da Minenna con la prefazione di Prodi the incomplete corrency  e lo prenota per una prossima puntata dedicata al libro.

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Credo che ieri sera La Gruber ci abbia presentato un futuro protagonista della scena istituzionale italiana, almeno francamente lo spero. Non solo ma ha dato un compito a qualche giornalista che voglia veramente approfondire le questioni: andate a leggere gli 80 verbali di Minenna sulla situazione capitolina, potremmo capire un po’ di più cosa sta succedendo in giro riducendo l’abbaglio delle passioni politiche.

 



Categorie:Economia e finanza, Politica, Referendum costituzionale

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