A chi ha detto no

Riuscite ad immaginare la scena dell’incontro del presidente della Repubblica Mattarella e Giggino il voltagabbana arruffapopolo? Gli occhi azzurri da siciliano normanno devono essere stati di ghiaccio e le labbra un po’ serrate avranno proferito poche semplici parole ‘allora onorevole voleva dirmi?  …..’

Il padre puntiglioso e severo di poche parole conferma la sua forza con l’esercizio della pazienza e del perdono. Siete ancora in tempo, ho fermato il treno Cottarelli, siete certi che le elezioni a luglio sia una soluzione? Avete ragionato bene? Avete letto i giornali economici?

Così con sommo  e giustificato disprezzo per i giornalai che vocianti attendono oltre la porta della vetrata, il presidente sposta i suoi corazzieri senza preavvertire e lascia tutti con un palmo di naso spiazzando i mediocri giocatori di poker che pensavo di spartirsi la torta e di governare la storia.

A chi ha detto no?

A due mediocri che quasi il 50% dei cittadini  ha messo al centro di un grande paese che ha perso la bussola e si vuol suicidare.

Ha detto no all’unico napoletano che si è fatto intortare nel gioco delle tre carte da un milanese.

Ha detto no ad guascone che prende i voti alleandosi con il barone di Arcore, poi lo tradisce cercando di allearsi per settimane con coloro che lo vorrebbero impiccare ed ora decide di riallearsi con il barone per celebrarne il funerale politico definitivo.

Ha detto no a gentaglia che fidandosi della memoria da pesce rosso degli italiani dice una cosa è il suo contrario nell’arco di pochi minuti.

Ha detto no ritirandosi sul colle senza troppi comunicati ufficiali, senza alimentare le chiacchiere da bar della stampa e dei media che sanno solo fare bassa dietrologia.

In questi giorni, seguendo più intensamente le vicende politiche e i dibattiti televisivi, mi sono convinto di una cosa: tra le tante ragioni che spiegano la sconfitta della sinistra ce n’è una non secondaria, il ruolo dei giornalisti e degli opinionisti di area cosiddetti di sinistra.  I vari  Damilano, i Giannini, i Cacciari che forse per farsi perdonare le antiche appartenenze esordiscono sempre e comunque con un colpo critico inferto al PD, a Renzi, alla sinistra ed ora allo stesso Mattarella. Effettivamente se fai il giornalista e vuoi pagare il mutuo ti devi adattare ai giri di valzer politici, ai continui cambiamenti di scenario, all’incoerenza colpevole della maggior parte dei politici, tuttavia quelli dal passato schierato sono i più rivoltanti … per me.

In queste ore, mezzogiorno del 31 maggio sembra che le danze stiano per ricominciare e questo governo politico alla fine si riuscirà a fare … forse gli stati maggiori dei partiti hanno riflettuto meglio e i due galletti hanno abbassato la cresta perché le elezioni non sono sicure per nessuno.

Cottarelli dall’alto delle sue competenze penso che se ne andrà sorridendo spensierato e più leggero rispetto al gravame di cui aveva provato qualche iniziale avvisaglia. Sono certo che almeno la sua eleganza e la sua classe ci potranno confortare dopo gli spettacoli miserevoli che abbiamo visto e che continueremo purtroppo a vedere.



Categorie:Politica

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  1. A cosa ha detto no? | Raimondo Bolletta

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