Stupidi e pavidi

Sulla storia del voto online per salvare Salvini si è detto quasi tutto ma a me è venuto in mente che questa è l’ennesima prova di stupidità e di mancanza di palle (francesismo usato a Roma per qualificare chi non ha coraggio)

In ogni decisione della vita dobbiamo soppesare vantaggi e svantaggi, rischi per sé e per gli altri. Uno stupido, spesso accecato da rancore o da scarsa intelligenza, non considera i danni per sé e guarda solo ai danni che potrebbe arrecare agli avversari.

Il problema per i pentastellati era semplice: salvare Salvini voleva dire salvare il governo e le proprie poltrone con tutti gli annessi e connessi. Rinviarlo a giudizio significava dover affrontare il suo rancore e le sue vendette e forse rinunciare al governo e affrontare nuove elezioni.

Uno stupido non ha dubbi meglio l’uovo oggi e salvare Salvini e Governo. Ma un politico deve analizzare le prospettive. Il costo per i 5 stelle è il tradimento di alcuni valori base tra i quali la lotta alla casta. Se avessero riflettuto sugli esiti delle elezioni dell’Abruzzo avrebbero capito che un salvataggio di Salvini a costo di un loro indebolimento elettorale porta inevitabilmente alle elezioni anticipate subito dopo quelle europee con la probabile vittoria di una destra unita che con la legge maggioritaria esistente con il solo 40% avrebbe un 60% dei seggi parlamentari e non avrebbe più bisogno di allearsi con Di Maio. Se Salvini non lo facesse sarebbe uno stupido lui, cosa che non è.

Ma forse non sono così spovveduti, avranno certamente analizzato questa prospettiva. Ma allora sono pavidi e fifoni perché hanno avuto paura della reazione immediata di Salvini che a volte sembra un bull dog rabbioso e preferiscono tirare alla giornata sperando che con questa confusione mediatica in cui tutto viene presentato in minestroni immangiabili i cittadini, che hanno la memoria di un pesce rosso, si baseranno sull’ultima invenzione dei giovani pentastellati. Intanto il paese va a picco.



Categorie:Politica, Riflessioni personali

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3 replies

  1. Certamente contano molto sulla memoria corta degli italiani, ed è difficile dare loro torto. Contano sul fatto che molte persone votano come ” tifosi” e alla propria squadra si perdona tutto, si è fedeli. E poi in effetti c’ è il fascino del tenersi il potere ancora per un po’: meglio l’ uovo oggi che la gallina domani. Lungimiranza zero. E noi tremiamo pensando alla loro incoscienza. Sigh.

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