E’ di oggi la notizia che per l’ennesima volta si legifera sulla scuola con bottarelle di commi inseriti all’ultimo momento nelle finanziarie.
Sembrerebbe che nella legge di Stabilità varata lo scorso 24 dicembre, a cenone già imbandito, il comma 149 dell’articolo 1 reciti: “A decorrere dal 2014 i risultati conseguiti dalle singole istituzioni sono presi in considerazione ai fini della distribuzione delle risorse per il funzionamento”.
La frase da sola non vuol dire nulla poiché a seconda dell’interpretazione di chi la applicherà potrebbe voler dire:
- i finanziamenti saranno dati maggiormente alle scuole migliori come premio ed incentivazione
- i finanziamenti saranno dati maggiormente alle scuole più bisognose e carenti per ridurre il disagio di chi non ce la fa.
Ma quali sono i risultati su cui ci si dovrà basare? La questione su come accertarli è aperta ma ora questo comma della legge inserito da qualche premurosa manina sconvolgerà quel poco di ricerca e quel tanto di dibattito sviluppatisi da anni sull’argomento.
Qualcuno pensa che nella vignetta ci sia una terza possibilità, premiare il ragazzo più alto con due cassette togliendola al più basso o a quello che sta in mezzo … un bel problema.
Categorie:Cultura e scuola, Valutazione
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