E’ tempo di auguri natalizi. I biglietti dalla posta non arrivano più, arrivano solo da un amico matematico inglese e da Ovidio, un collega ed amico fraterno da quasi 40 anni. Da più di 20 anni Ovidio ci invia per Natale una filastrocca, una poesia che Lucilla ha diligentemente archiviato insieme agli addobbi. Così ieri molte filastrocche sono riemerse dalla famosa cantina in cui siamo sempre in cerca di documenti sulla storia della cittadella assediata.
Anche le poesie di Ovidio a loro modo sono dei documenti che rappresentano lo stato d’animo del momento in cui sono stati scritte. Rileggendole ho ripercorso il famoso ventennio da cui stiamo uscendo.
Sono belle e divertenti ma anche amare in alcuni punti. Sono la dimostrazione che le difficoltà attuali non sono cosa nuova, questi anni sono stati difficili e duri ma poi c’è sempre il Natale che ci promette una nuova rinascita.
Categorie:Riflessioni personali
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