Questa mattina mentre aspettavo in una astanteria di un ospedale, per distrarmi dal gruppo di anziani impazienti ed insoddisfatti di tutto anche di un ospedale che funziona benissimo ma che ha alcune scritte criptiche, alcuni reparti denominati in inglese ed è governato dai computer, mi sono immerso nella lettura del giornale La repubblica di oggi (10 aprile 2014) ed ho trovato un articolo che consiglio vivamente di leggere. E’ riportato anche qui.
E’ un articolo denso e profondo che non mi arrischio a commentare o a riassumere, forse ne darei una lettura riduttiva, centrata sul dibattito politico in vista delle elezioni europee. Vale la pena di leggerlo direttamente e di rifletterci su.
Ripartire da Dante e da Mozart, ripartire dal gioco delle bocce, dalla cultura mediterranea. Un modo visionario di ragionare che però offre una prospettiva, una speranza all’idea dell’Europa.
Tornato a casa ho cercato sulla rete questo autore, che data la mia ignoranza, non conoscevo.
Suggerisco un articolo su R+ dello stesso autore in cui si sostiene che saremo salvati dai giovani nuovi Colombo che hanno il coraggio di partire verso un continente del quale non dispongono di carte precise.
Nell’articolo Beck parla di cosa voglia dire in questo tempo essere di sinistra e parla di ‘catastrofismo illuminante’ argomento di cui posso vantare una speciale sensibilità, come direbbe una mia fedele lettrice.
Categorie:Politica

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