Una analisi lucida e spietata da un osservatore che vive in America e che rimane profondamente italiano ed europeo. Ne consiglio una attenta lettura. Sottolineo la parte che riguarda le responsabilità della nostra classe dirigente industriale.
Da europeo ed europeista quale sono riflettevo sulle analogie tra l’oggi e il 1914. Cento anni ci dividono, eppure analogie e similitudini sembrano affiorare incessantemente. Come allora , dopo decenni di crescita economica e di stabilità sostanziale all’interno della giovane Europa i nazionalismi e la loro ideologia nefasta divennero per quei giovani paesi ed i loro cittadini pressoché analfabeti , Germania-Italia-Spagna ecc. un ideologia rampante che dilagò con la falsa percezione che fosse la soluzione ai problemi. Pensate in Italia il 92% dei cittadini erano analfabeti all’unificazione (1861) , 85% nel 1914! Le classi dirigenti non molto diverse da quelle odierne; miopi, oligopoliste, provinciali , abituate a godere di rendite di posizione e latifondi . L’idea di incolpare gli altri come reponsabili delle proprie disgrazie era florida e…
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