Come sapete, io penso che non ci sia un noi e un loro. Quelli dell’ISIS sono anche figli nostri della nostra ‘civiltà’ occidentale, delle sue contraddizioni. Quella violenza efferata che esercitano sulle donne mostrando la loro potenza maschile da guerrieri indomiti mi ricorda i branchi di maschietti impauriti delle nostre città che se eccitati dal ballo, dall’alcol e dalle droghe esercitano violenza sulle ragazze prese isolatamente. Le ragazze di Kobane sono l’immagine più promettente per celebrare questa giornata.
Categorie:Pace, Politica, Riflessioni personali
considerazioni molto interessanti le tue.
pero` io continuo a pensare che siamo in guerra con loro proprio perche` loro sono anche dentro di noi, come i nazisti o come i brigatisti rossi.
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totalmente d’accordo, togli il ‘però’.
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🙂
nel post che mi ha ispirato il pero` e` diventato un ma e meglio motivato.
potrebbe essere un buon compromesso… 🙂
battute a parte, io mi riferivo al non esiste un noi e un loro.
restando con Vittorini, io penso che ci sia, come con i nazisti, ma e` un Uomini e no interno alla nostra civilta`, che produce regolarmente i suoi mostri, come giustamente dici tu.
questi islamisti feroci come le Brigate Nere, di cui hanno ripreso il colore, sono anche figli nostri, ma non per questo il rifiuto e` meno netto.
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grazie delle tue riflessioni a commento
https://bortocal.wordpress.com/2015/03/08/l8marzo-di-kobane-120/
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