Viva la carta moneta

Cito dal nostro presidente del consiglio, capo del partito della nazione, quando era ancora sindaco di Firenze (Ansa, 31 ottobre 2013).

“Non c’è dubbio che più la moneta è elettronica, più si elimina spazio per chi evade. Ma dobbiamo essere seri abbassare il contante senza modificare l’intero pacchetto fiscale, che oggi è oppressivo al limite dell’insolenza, significa regalare clienti agli hotel di Nizza anziché di Taormina, alle boutiques di Parigi anziché di Milano”

Così ha attuato questa sua idea, il limite attuale di 1.000 euro di contante è stato elevato a 3.000. La gente è felice, basta con questa scocciatura. Poco importa che questo limite consenta di liquidare in contante la maggior parte degli stipendi, così qualcuno potrà far a meno di avere il conto corrente in banca e potrà gestire la propria economia domestica usando una tasca apposita del materasso.

Una regressione bell’e buona non solo nella lotta all’evasione fiscale ma nelle prassi più minuta di una economia che si immiserisce.

Le riduzioni della pressione fiscale, se ci saranno, si stanno per fare a debito e mediante tagli dei servizi, si rinuncia alla lotta alla evasione favorendo l’economia in nero che alimenta la delinquenza organizzata.

Ciò che penso su questo argomento lo scrivevo in un vecchio post del 2012

https://rbolletta.com/2012/12/05/moneta-elettronica-con-i-punti-premio/

 

 



Categorie:Economia e finanza, Politica

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