Leggo ora che Grillo lascia libertà di coscienza ai propri deputati e senatori sulla legge Cirinnà in particolare sulla adozione del figliastro. Quando si tratta di scegliere veramente su questioni politiche rilevanti se non hai un criterio, una visione, un sistema di valori il pragmatismo dei moralisti non basta a tener unito un movimento e allora la libertà del voto segreto o del voto di coscienza individuale è un’ottima foglia di fico.
Mi chiedo, che c’entra la coscienza sulla legge Cirinnà? non è una legge che coarta qualcuno, che toglie diritti, che riduce le libertà, è una legge che riconosce diritti a cittadini che finora sono stati emarginati, derisi, osteggiati, violentati. E’ una questione politica rispetto alla quale un partito deve prendere posizione chiara o pro o contro, o a destra o a sinistra, o alto o basso. Le vie di mezzo dell’indistinto su una questione del genere mostrano che questo movimento si comporta come i vecchissimi partiti: il potere e la sua gestione prima dei principi.
Se la questione sono i figliastri che dovrebbero essere adottabili dal coniuge secondo la proposta Cirinnà, se si pensa che i bambini non siano adeguatamente tutelati, allora proponete cari 5 stelle un child act che tuteli meglio i diritti di tutti i figli minori anche di quelli che loro malgrado sono tirati su malamente da coppie etero regolarmente unite magari nel sacro vincolo del matrimonio di santa romana chiesa.
Categorie:CinqueStelle, Politica
In questi giorni i miei sospetti hanno avuto conferma nell’atteggiamento tenuto nelle votazioni della legge. in questo video https://www.facebook.com/dirittidemocratici/videos/1124025260941932/?pnref=story
il deputato 5S dice chiaramente che loro devono rappresentare la maggioranza silenziosa e non minoranze con troppe pretese. D’altra parte quando Grillo lavorava in RAI come comico era dato in quota della DC e fu buttato fuori dai craxiani. ….
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