Il titolo annuncia un accordo sulla legge elettorale ma è falso. L’accordo dei capigruppo riguarda solo una data: alla fine di febbraio la discussione in aula di una eventuale legge elettorale che dovrà essere elaborata in commissione. Meglio di niente, si sono svegliati e ci sono le condizioni per arrivare in tempi forzati ad una legge che potrebbe consentire le elezioni a giugno. Quale non è dato sapere.
La fretta di Renzi è l’ennesimo slancio suicida del giocatore di poker che gioca il tutto per tutto dopo aver avuto pesanti perdite.
Nel mio blog si ha la prova di quanto io non lo abbia mai stimato e come l’abbia considerato sempre un grave pericolo per la democrazia. Rimando ad un post di quattro anni fa su Imprintig ed esperienza.
Ora quasi a chiudere un cerchio, anzi nella speranza che di lui ci liberiamo per sempre, cito la battuta che ha rilasciato ieri sera a commento dell’accordo parlamentare sui tempi di discussione della legge elettorale.
“Per me votare nel 2017 o nel 2018 è lo stesso. L’unica cosa è evitare che scattino i vitalizi perché sarebbe molto ingiusto verso i cittadini. Sarebbe assurdo”
Capite quanto è gretto e ignorante? Lui non ha più l’indennità di primo ministro né quella di sindaco ha quella di segretario del PD ma a forza di moralizzare la politica forse quella indennità non è paragonabile a quella di un comune parlamentare. E allora chiude il Parlamento per impedire che i parlamentari maturino il vitalizio.
E’ pure ignorante perché dovrebbe sapere che il vitalizio è stato abolito e ai parlamentari si pagano i contributi come a qualsiasi lavoratore e che avranno la pensione commisurala ai contributi versati come tutti i lavoratori.
Scusate, vi ho fatto perdere tempo ma trovo questa uscita di Renzi molto grave perché è rivelatrice della qualità del personaggio.
Categorie:Legge elettorale, Politica
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