Numeretti

Nel quadro delle manipolazioni che i media stanno continuando ad operare sui cittadini italiani per accreditare Salvini come il vincitore incontrastato che raccoglie il consenso della maggioranza degli italiani, si gioca sulle parole, si omette di dare informazioni pertinenti, si esagera nel riportare episodi secondari di nessuna rilevanza, come ad esempio il delirio da discoteca dei fan salviniani alla fine della parata del 2 giugno come se tutti gli italiani e le italiane fossero rapiti da cotanto senno e da cotanto corpo.

Si gioca anche sui numeri. Ieri sera nella trasmissione della Gruber due eminenti direttori di giornale hanno accreditato l’idea che in fondo se Salvini ha solo il 35% del 50% che vota allora ha contro o non convince il 15 + 50 % ovvero il 65%. Ineccepibile. Per un attimo ho dubitato del calcolo che avevo pubblicato nel post di ieri Avevo scritto:

L’insistenza con cui si grida contro Salvini dicendo che ormai gli italiani sono in maggioranza salviniani ovvero razzisti, sovranisti, cialtroni, egoisti e quant’altro deforma una banale verità e che cioè i votanti di Salvini sono solo il 34% del 54% dei votanti e quindi il 18% degli aventi diritto al voto, una piccola minoranza rispetto al resto che ha votato altri partiti o che non ha votato affatto. Insomma la punta di acido che sento in bocca dopo l’amaro della sconfitta è che il sistema mediatico continua nella sua opera di disinformazione che vuole pilotare anche la ricaduta di un esito elettorale che dovrebbe riguardare solo la politica dell’Europa.

Mi spiace per lorsignori ma il mio è il calcolo esatto, gli italiani che non sono salviniani perché non lo hanno votato o astenendosi o votando altri partiti sono l’82%. L’Italia non è affatto salviniana, peccato che sia così ripiegata su se stessa che un capopopolo come Salvini potrebbe effettivamente andare a Palazzo Chigi … anche ora senza passare per le elezioni basterà che un po’ di pentastellati atterriti dalla non riconferma e dallo spettro del reddito di cittadinanza passino a costituire una nuova maggioranza di solo centrodestra con appoggio esterno di scappati di casa.

Tranquilli non succederà, il nostro è furbo ma non coraggioso e non vorrà gestire lui i terremoti finanziari che si avvicinano paurosamente. Ma tutto è possibile.

PS Ieri sera un amico mi telefona e mi racconta il viaggio che aveva fatto in questi giorni a Berlino. Era rimasto colpito da molte cose ma soprattutto, e lui è un insegnante di storia, aveva riflettuto sul fatto ricordato dalla guida che li accompagnava che nelle elezioni del ’30 i nazionalsocialisti avevano preso il 18% dei voti, che nel 32 avevano preso il 33% … ho avuto un brivido lungo la schiena.



Categorie:Elezioni europee 2019, Politica

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2 replies

  1. 17,96 %, volendo essere pedanti!! E quel 34,33 dei 52,31 % che ha votato la sua lista, pur non essendo lui candidato alle europee, non sono voti “solidi”. Non so certo ipotizzare quanti siano i leghisti duri e puri, però una bella fetta lo ha votato per uno scatto di celodurismo che si sgonfierà quando a fronte delle possibilità reali non manterrà le promesse e avrà stufato con le sue sparate. E’ un momento bruttissimo, ma l’elettorato è diventato estremamente umorale. Inizialmente ero sconfortata, ma ora non dispero.

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