In una società senza Dio e senza Dei nulla è sacro, nulla merita rispetto, venerazione e culto. Siamo stati abituati in questi anni a continue blasfemie, violazioni dei simboli che per alcuni avrebbero un valore religioso, attacchi a persone meritevoli di rispetto e considerazione, derisione di valori per i quali molti umani si sono sacrificati o immolati. Quanto queste profanazioni e blasfemie siano diffuse e radicate nei comportamenti individuali si può facilmente riscontrare nei social dove non esiste nulla che non possa essere considerato inviolabile con una cattiveria che a volte mi atterrisce.
E’ quanto ho provato ieri sera quando ho appreso della violenta invasione del parlamento americano: non avrei dovuto meravigliarmi, tutto lasciava presagire questo evento tuttavia c’è sempre una soglia, un gradino verso il basso che si crede non superabile e che invece come niente fosse accade ed entra nella nostra ‘normalità’. E quando si subisce una violenza non si torna allo stato iniziale, rimangono le ferite. Le immagini di oggi in cui la calma è tornata perché l’orda dei profanatori si è ritirata sul far della notte, trasmettono ugualmente il disagio di una istituzione e di persone violate, ciò che fino a ieri era sacro ora è quella cosa che molti cittadini disprezzano e non rispettano.
Questa riflessione legata alla religiosità collettiva nasce anche dalle facce e dai costumi dei rivoltosi e dalla foto simbolo di questo evento dello sciamano vestito da Vichingo. Il ruolo dei media e dei social è evidente: quando qualsiasi tipo di conoscenza e di evidenza è messa in dubbio e contestata, quando si arriva a negare che ci sia una pandemia, che il vaccino è una macchinazione allora qualsiasi affermazione è vera anche che le elezioni sono state truccate.
Come ho dichiarato più volte nei miei post, sono un appassionato di serie televisive, quelle che mi consentono di evitare i dibattiti politici in televisione. Assistere alle riprese in diretta della presa del parlamento mi ha violentemente ricordato almeno due serie: House of cards e Vikings in cui il potere gronda di sangue violento e nulla è realmente sacro, al massimo è magico. Sì, temo che siamo conciati veramente male.
Categorie:Politica, Social e massmedia
Non ho visto House of Card, però ho visto I favoriti di re Mida (la non libertà di chi comanda) e Utopia e La Barriera (come costruire una domanda di vaccini) .. Esagerazioni fantastiche su un nucleo di realtà. Siamo conciati molto male.
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Questi titoli mi mancano, ho citato solo due serie che mi sono venute in mente guardando in diretta l’evento. Grazie per il commento.
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