Il post precedente sulla borghesia necessita di un approfondimento perché potrebbe essere travisato.

Il riferimento alla borghesia mi serviva per affermare che non era stata esclusivamente in gioco l’imposizione di una forma di gestione della società, la democrazia, ma un modello di società che richiede alcune condizioni economiche difficilmente realizzabili anche in cento anni se la popolazione coinvolta non è partecipe e consapevole in modo molto diffuso. La vendetta per le torri gemelle, l’eliminazione della minaccia del terrorismo erano realizzabili da un esercito ma una rivoluzione culturale non si poteva imporre né con le buone né con le cattive. La liberazione delle donne e la loro emancipazione non poteva consolidarsi se la grande maggioranza delle donne afgane non era coinvolta e non ne era convinta. E le donne occidentali potevano essere il modello a cui ispirarsi? Non era forse una violenza pretendere che le donne islamiche si togliessero il velo? Quanti valori della borghesia occidentale appaiono agli islamici come vere e proprie blasfemie da rifiutare o addirittura da combattere? Non sto giustificando i tagliagole e i mafiosi afgani ma cercando di capire come sia stato possibile che i maschi afgani nati e cresciuti in questo ventennio, generati e allevati da donne, siano diventati dei mostri maschilisti che stanno violentando in massa le giovani.
Questa tragedia afgana con i suoi eccessi estremi è un lavacro assolutorio per il diffuso maschilismo che comunque persiste anche in Occidente. Ci sentiamo migliori perché non abbiamo orde di ragazzotti che armati di kalashnikoff terrorizzano e stuprano ragazze indifese … ma siamo certi di essere immuni da questo demone violento che vede nella donna e nel suo corpo un oggetto da predare con violenza? Il femminicidio, la violenza domestica sono così rari da noi? La violenza da esercitare sui più deboli, sui diversi, sugli scomodi, sugli indifesi non si raccoglie anche in forme aggregate di tipo politico in partiti e movimenti ben identificabili? I talebani sono anche qui ma per fortuna qui le donne con lotte decennali e con processi lunghi e dolorosi hanno conquistato un loro spazio che gelosamente sanno difendere. Quando e come le donne afgane sapranno emanciparsi? Sì perché questa tragedia di questi giorni dimostra che solo loro potranno farlo efficacemente.
Noi non potremo inviare nuovi eserciti ma dovremo fare almeno due cose:
- difendere e far evolvere qui in casa nostra come un retaggio prezioso quei valori che ho chiamato ‘borghesi’ e che hanno al centro la parità di genere, l’uguaglianza delle opportunità, il rispetto e l’inclusione delle diversità;
- difendere tenacemente le nostre istituzioni politiche democratiche che consentono l’esercizio dei diritti da parte di tutti anche dei più deboli.
Nel prossimo post parlerò di Olimpiadi.
Categorie:Politica, Social e massmedia
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