Il difficile periodo che stiamo vivendo è segnato dalla stupida crudeltà di sofferenze inferte gratuitamente e a lungo per esercitare un potere senza aver chiaro quale vantaggio se ne possa ricavare.

La guerra è quasi sempre un esercizio di crudeltà ripetute che però dovevano essere rapide e temporanee, una battaglia anche feroce con migliaia di morti e feriti si concludeva con i colpi di grazia per finire rapidamente chi non ce l’avrebbe fatta ed avrebbe sofferto inutilmente. Lo sterminio di intere popolazioni motivato da ragioni economiche o religiose o militari anch’esso doveva essere rapido e non troppo doloroso, in poche ore gli ebrei erano gasati in modo indolore, gli altri avrebbero lavorato sino allo sfinimento … ma il cibo era poco. Poi c’erano anche i sadici e i medici pazzi che approfittavano dell’occasione per godere della sofferenza di altre persone ricavandone un piacere individuale. L’umanità ha anche inventato la tortura per conoscere la verità che il torturato non voleva dire … spie, mafiosi, controriformisti tutta gente specializzata a infliggere sofferenze a lungo, senza pietà.
Per anni sono stato convinto che queste cose fossero eventi del passato e che la civiltà umana fosse progredita … ma ciò dipendeva dal fatto che non mi guardavo con attenzione intorno e che molto spesso certi eventi si esaurivano rapidamente e erano cancellati dalla mia memoria.
Ora la guerra di aggressione della Ucraina da parte di Putin ci presenta da mesi spettacoli di crudeltà gratuita, sofferenze inferte ogni giorno con attacchi missilistici su popolazione e istallazioni civili al solo scopo di fiaccare un popolo che fieramente resiste. E, in un perfido intreccio tra vittima e carnefice, anche le vittime hanno imparato ad essere crudeli e spietate e la guerra sembra un vortice verso l’abisso che non consente a nessuno di fermare il disastro.
Ci stiamo abituando a convivere con la sofferenza inflitta gratuitamente e in questi giorni ne abbiamo avuto un altro assaggio seppur in scala minore: una discreta minoranza di italiani aveva votato una signora che aveva sostenuto che l’unico modo per impedire l’aggressione dei poveracci alle sacre frontiere della patria fosse il blocco navale cioè l’uso della forza militare che ovviamente avrebbe dovuto colpire e affondare le barche e le navi che trasportavano immigrati illegali. Lo so caro lettore, non era esattamente questo il messaggio ma mi sai dire cosa vorrebbe dire per te blocco navale? Ebbene per un gioco perverso del nostro sistema elettorale la signora ora capeggia una coalizione di partiti che ha la maggioranza in parlamento e quindi presiede il governo. Ovviamente non ha schierato l’esercito ma in pochi giorni gli organi ministeriali hanno messo fuori legge le navi straniere che si stanno divertendo a farci dispetti salvano in mare questi fastidiosi richiedenti asilo e, poiché non hanno le carte in regola, non possono far sbarcare i naufraghi salvati in mare nei nostri porti, se ne andassero da altre parti magari in Libia. Ma la signora e la sua devota maggioranza è pietosa e decide di far sbarcare solo i malati e i fragili, gli altri tornassero in mare aperto a fare turismo. Un solerte burocrate, quello che offre la soluzione politicamente indolore ma stupidamente crudele contro questi poveracci che turbano la nostra quiete già disturbata da ‘sta guerra alle porte, usa una espressione rivelatrice della mentalità inumana di questi nuovi padroni d’Italia, carico residuale per definire i baldi giovani neri che, non affetti da patologie evidenti, possono continuare a soffrire finché anche loro non saranno sfiniti e bisognosi di cure. Allora arrivano i medici bizzarri che sostengono che qualsiasi umano che abbia patito le esperienze di questi poveri cristi è bisognoso di cure e deve sbarcare. La signora è nervosetta ma rimane con le pive nel sacco, le tocca gestire tutta ‘sta gente, si accorge solo ora che nel frattempo le nostre navi militari italiane avevano salvato e fatto sbarcare migliaia di profughi e che la macchina dello Stato accogliente continuava a lavorare. La signora che credeva di mettere in riga le altre nazioni si trova tutti contro, per il momento le sofferenze inflitte inutilmente si stanno ritorcendo su di noi sotto forma di danni economici probabili se questo isolazionismo aggressivo dovesse continuare: esempio di classica stupidità.

Al lettore che è arrivato sin qui, scusami se ti ho fatto perdere tempo ma questo è uno sfogo indignato di uno che non ha altri mezzi per intervenire su queste realtà. Confesso che in questi giorni segnati da inutili crudeltà molto spesso lancio in cuor mio anatemi e maledizioni del tipo: spero solo che anche tu (qui mettete uno dei tanti nomi a cui ho in qualche modo alluso) ti possa trovare nelle condizioni di questi poveretti. Anch’io sto diventando crudele.
Rispondi