Bandiera bianca

Siamo alla ricerca di buone notizie con la speranza che la china in cui sta rotolando il mondo verso l’abisso di guerre sempre più diffuse e crudeli si arresti e qualcosa di nuovo accada. Nella recente intervista televisiva papa Francesco con brutale franchezza dice agli ucraini che la guerra è persa e che non ammetterlo a costo di vite umane e di nuove distruzioni è un atto meno coraggioso di quello di chi alza bandiera bianca e cerca una soluzione di compromesso anche provvisoria.

Si tratta di una posizione inedita che scandalizzerà molti, tutti coloro che fieramente scelgono la guerra e la forza per risolvere ogni vertenza. Scandalizza tutti coloro che ritengono che ogni ingiustizia debba essere rifiutata e rimossa anche con la violenza e che i torti debbono essere risarciti o vendicati. Ma è una posizione tutt’altro che ingenua che sa indicare anche una strada diplomatica apparentemente al di fuori degli schemi ma che riflette una ponderata valutazione dei rapporti di forze e delle strategie internazionali. Indicare la Turchia come possibile mediatore in grado di garantire una soluzione accettabile per una Ucraina indebolita significa avere ottimi consiglieri che sanno che solo tale potenza che è fuori dall’Europa ma dentro la Nato ed è protagonista degli equilibri precari del medio oriente potrebbe sparigliare le carte che da un decennio alimentano questa partita tra oriente ed occidente. Leggo un coro quasi unanime di coloro che ritengono che questa uscita di un papa scomodo allontani ulteriormente la pace. Personalmente ritengo, spero, che sia una estremo tentativo di spegnere un fuoco che sta dilagando ovunque e che troppi vogliono spegnere appiccando altro fuoco, quello della vendetta.

E’ più forte chi vede la situazione, chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca, di negoziare. Oggi si può negoziare con l’aiuto delle potenze internazionali. La parola negoziare è coraggiosa. Quando vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, occorre avere il coraggio di negoziare. Hai vergogna, ma con quante morti finirà? Negoziare in tempo, cercare qualche paese che faccia da mediatore. Nella guerra in Ucraina, ce ne sono tanti.  La Turchia, si è offerta. E altri. Non abbiate vergogna di negoziare prima che la cosa sia peggiore

Papa Francesco



Categorie:Politica, Ucraina

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