In poco più di un mese dalla fine del governo Draghi il panorama politico è radicalmente cambiato e nuovi simboli, nuovi volti stanno occupando il nostro immaginario. La memoria di un periodo difficile e pieno di insidie sta rapidamente scolorando e svanendo, vi è quasi una rimozione. Forse è solo un mio problema, un problema di noi anziani che viviamo il tempo vedendo un traguardo che si avvicina sempre più rapidamente e difettiamo di memoria a breve.
Come avevo previsto ed auspicato Mario Draghi per il momento ha osservato un rigoroso silenzio ed è talvolta evocato per sottolineare i limiti della sua opera come banchiere e come governante. Tanto era citato in campagna elettorale quanto ora si evita di ricordarlo nei discorsi pubblici.
Ho pensato di raccogliere quanto avevo scritto su questo blog nel periodo in cui siamo stati governati da Draghi, nulla di agiografico ma una rilettura di quanto a caldo avevo pensato e vissuto perché la memoria mia e dei miei amici non sia del tutto cancellata.Ne è venuto fuori un volume abbastanza corposo la cui rilettura mi ha aiutato a capire meglio anche ciò che accade in questi giorni. Il testo in pdf è scaricabile e leggibile con calma seduti sul divano.
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