Sono molto preoccupato, questa campagna elettorale sta prendendo una brutta piega e il gioco si fa molto pesante. Le mezze verità condite ad arte e ripetute con impudenza stanno stravolgendo in modo caotico ed incontrollabile la situazione.
Nel pomeriggio un’amica di famiglia molto anziana in una lunga telefonata, raccontando i tanti fatti tristi di cui è segnata la sua vita, mi dice: hai visto ai Paschi si sono mangiati tutto e ora gli hanno dato anche i soldi dell’IMU, perché l’abbiamo pagata a fare? Non ho potuto far altro che dire: non ci pensare, il mondo è così, pensiamo alle nostre disgrazie. Non ho provato nemmeno a smontare la mezza verità diventata una certezza assoluta ed inossidabile.
Come pure appare certo a molti che nella stanza dei bottoni dell’MPS ci fosse direttamente Bersani o sue segretarie, come è sicuro che i senesi vivevano a scrocco sulle spalle dei risparmiatori dell’MPS, come è sicuro che la Banca d’Italia è incapace e collusa, come è sicuro che Mussolini ha fatto tante cose buone a parte quella sciocchezza delle leggi razziali ….
Leggo questa mattina che Tremonti alza la voce sul caso MPS e chiede di sapere cosa faceva Draghi e poi Visco, forse dimentica che in quegli anni in cui si sono verificati i fatti lui era ministro potentissimo del Tesoro.
A sentire certi telegiornali, ma anche a leggere certe pagine di Repubblica, sembra che in definitiva sia tutto colpa del PD, perché non ha controllato, perché non ha alzato la voce, perché ha preso i soldi, perché ha aumentato le tasse, perché ha appoggiato Monti ….
Non mi preoccupa che il PD perda voti, mi preoccupa che si possa stravolgere sistematicamente la realtà, che prevalgano i sentimenti peggiori, che sia possibile rivoltare impunemente le frittate, che i nostri occhi siano foderati dal prosciutto dell’opulenza e che la paura della povertà, che avanza come una nuova peste, ci renda incapaci di ragionare e di valutare sensatamente le responsabilità di ciascuno.
In tutto ciò, onore al merito a chi ha la faccia di bronzo e sa presentarsi al pubblico senza arrossire. Le manovre delle facce di bronzo sono facili perché la casta dei giornalisti, tranne rare eccezioni, non sa o non vuole esercitare la propria funzione diventando di fatto amplificatrice delle mezze verità condite ad arte per alzare polveroni e solleticare i peggiori sentimenti.
A proposito di facce di bronzo chiudo questo post con il racconto di un episodio che ricordo, lontanissimo nel tempo, avevo non più di 6 o 7 anni. Il prete del paese si dava da fare per cercare attivisti e possibili candidati per i comitati civici di Gedda (questo particolare l’ho ricostruito successivamente) e cercava di convincere mio padre. Mio padre era un giovane di 36 o 37 anni che aveva fatto la guerra in Albania, con la quinta elementare ma molto intelligente e di bella presenza. Rispose che doveva pensare ai suoi figli e al loro futuro e che non era adatto a fare il politico perché diventava rosso. Il prete rispose che non c’era problema, bastava usare gli occhiali scuri come faceva lui perché così gli altri non potevano guardare dritto negli occhi. Con il suo lavoro mio padre costruì un bel futuro per i suoi figli, … ma diventava rosso.
Categorie:Politica, Riflessioni personali
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