Le chiacchiere di Renzi

Ieri sera intervista da Fazio di Renzi. Sono contento di avere visto giusto alle primarie e di non averlo votato. Ora il mio giudizio è ancora più severo e ieri sera non solo ho avuto la conferma della sua inconsistenza ideologica e programmatica ma anche di quanto sia ‘negativo’ per non dire stronzo. Chiacchierone, imita in modo superficiale Grillo, sega in modo molto scorretto l’estremo tentativo di Bersani di rimediare come si può alla difficile situazione politica in cui ci troviamo. Un profluvio di parole in cui nella stessa risposta veniva affermata una cosa e il suo contrario. Confondenze. Fazio in questi casi è eccezionale, non fa più finta di essere un timido e titubante intervistatore che un leggera balbuzie ma parla in modo piano e disteso con uno splendido italiano tanto che me lo sono immaginato fosse il presidente della repubblica che nelle consultazioni deve ascoltare e intervistare questi politici chiacchieroni che non sanno quello che vogliono.

Se il PD si affidasse a Renzi allora davvero Grillo arriverebbe la 50%!

E Fazio al Quirinale non sarebbe male, colto, intelligente, esperto di comunicazioni, ha diretto bene Sanremo, questa sì sarebbe una novità sorprendente da rilanciare il paese e la sua immagine.

Fantasie folli di una serata depressa.



Categorie:CinqueStelle, Politica, Social e massmedia

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3 replies

  1. Sono pienamente d’accordo. Ieri sera addirittura Renzi più che un politicante con gli obiettivi che sappiamo mi è sembrato solo un venditore di appartamenti nel senso che non solo mi preoccupa quello che dice nel merito ma mi sembra che non sappia bene quello che dice, che si contraddica per convenienza ma anche perché non se ne accorge. In sintesi non pi pare un politico bravo dalla parte sbagliata ma un venditore di pentole. Per questo piace: perché c’è tanta gente che va in gita gratis sul pullman e poi compra le pentole mentre noi compriamo i libri su Amazon.

    Ho paura che siamo noi i Panda e viviamo in una riserva.

    Amarezza per amarezza

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    • Scrivevo questo tre mesi fa:
      Sono molto condizionato dall’imprinting che ho rispetto alle persone nuove. La prima impressione è quella che conta, mi condiziona nelle fasi successive del rapporto. Quando facevo il preside, l’ufficio del personale incoraggiava i nuovi supplenti o i nuovi insegnanti a venire il presidenza a salutare. Dedicavo qualche minuto per i convenevoli di rito e ‘squadravo’ le persone. Facevo con me stesso una scommessa sul tipo di docente che arrivava. Se gli occhi erano sorridenti non potevo sbagliare, avevamo un buon docente. Gli occhi di Renzi non ispirano la stessa reazione, vedo aggressività, furbizia, instabilità, mancanza di disponibilità ad entrare realmente in relazione con l’altro. Se si fosse presentato come supplente con la stessa prosopopea avrei alla fine detto alla vicepreside: è arrivato un nuovo docente, sembra molto brillante e volenteroso, forse è anche preparato ma temo che ci combinerà qualche casino, facciamo attenzione. A parte gli occhi, il mio imprinting su Renzi è legato, come ho già raccontato, ad alcuni anni fa in cui come nuovo sindaco di Firenze entrò in polemica con l’allora ministro Bondi per rivendicare per la città contro il demanio dello Stato il possesso del David di Michelangelo.

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    • Condivido pienamente quanto scritto da Raimondo e commentato da Rosanna.
      Anch’io sono tra coloro che ha votato Bersani alle primarie.
      Le mie ragioni sono legate alla storia di Renzi. Figlio di un politico locale DC, boy scout in giovane età , legato a quella cultura cattolica che non distingue lo Stato laico , quale entità primaria in rapporto alle fedi dei cittadini.
      Infine il milione e mezzo di euro della sua campagna elettorale finanziato da Serra ,patron residente in GB del Fondo Algebris, non poteva che rendermi la cosa plateale.

      Renzi rappresenta l’ultimo tentativo dei cattolici ex margherita di spostare l’asse del partito verso posizioni neoliberiste. Non per niente , ancor oggi , moribondi quali sono , dopo la batosta presa da Monti conservano la speranza di veder Renzi segretario del PD.
      Ciò non credo portrà mai avvenire. Francesco Barca é l’unico, fuori dalla segreteria del PD , che accoglie numerosi eunuchi in senso metaforico quanto a carisma , a poter seriamente costituire nel contempo un serio cambiamento ed una visione ancorata alla sinistra europea! Buona vita

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