Grande la Bindi!

Non ho ancora capito bene cosa sia successo di preciso, non so se effettivamente la Bindi abbia fatto una carognata vendicativa, se abbia violato le regole e il bon ton, in effetti, forse, non mi importa saperlo.

La abbraccerei per il solo fatto di aver fatto saltare i nervi al nostro ducetto in erba, gli abbia fatto alzare la voce, che in questi casi diventa stridula e insopportabile più del solito. E se il 40% svanisse come neve al sole, meglio così ce ne faremo una ragione, come dice spesso la consorteria renziana.

Ma se questa volta il segnale degli elettori sarà forte, la colpa è solo del renzismo, della sua vuota ambizione, della sua strutturale inadeguatezza ad affrontare la gravità della crisi della nostra società e della nostra economia.

Non si può governare la crisi giocando sulle parole, promettendo a destra e a manca di fare ciò che nella realtà non vuoi o non puoi fare, dicendo di essere di sinistra se smantellli sistematicamente ciò che la sinistra ha nei decenni tentato di costruire o ha difeso faticosamente, non puoi dirti europeista se la responsabile di ogni problema è l’Europa e se dici che è l’Europa l’ostacolo ultimo di ogni tuo tentativo di cambiamento.

Se le cose andranno male a Renzi, come io mi auguro sinceramente, la colpa sarà solo della sua sostanziale ambiguità e del suo pervicace attaccamento al potere.

Renzi aveva promesso di rinnovare e di rottamare. Ha rottamato solo chi si è volontariamente tirato indietro, ogni riguardo invece per chi era in grado di portare voti, anche se vecchio. La Bindi ha resistito e disse che solo gli lettori potevano rottamarla, non qualche ras del suo partito. Ed ora la Bindi si vendica. Brava Bindi!

Il caso De Luca è emblematico. Ne parlai positivamente  in un mio post quando quasi due anni fa visitai Salerno. De Luca è un vecchio della politica, farebbe anagraficamente parte dei rottamandi, ma è un ottimo politico, energico, spregiudicato, attivo, con un diffuso e trasversale consenso nella popolazione che ha amministrato. Per lui gli anni non contano, né contano gli impresentabili appoggi delle numerose listarelle locali o civiche, ciò che contano sono i voti, è il potere a tutti i costi. Dov’é la novità rigeneratrice del nostro Renzi? I dorotei o i democristiani non facevano lo stesso? Il potere, ecco ciò che conta.



Categorie:Politica

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1 reply

  1. Hai ragione: GRANDE BINDI!. Ma la Bindi è da sempre grande (a parte il carattere) . Non credo che abbia fatto errori di carattere giuridico. Non dimentichiamo che era l’assistente di Bachelet. Ha fatto esplodere il giocattolo nelle mani di Matteo Renzi come ha detto un invitato a Omnibus questa mattina.

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