Lo sgretolamento delle nostre istituzioni prosegue implacabile. La legge finanziaria stenta a vedere la luce, forse oggi sarà presentata al capo dello Stato e consegnata al Parlamento per la necessaria approvazione. Per una settimana si è discusso sul nulla, su slide che il nostro commesso viaggiatore ci ha illustrato con grande entusiasmo, promettendo a tutti la prosperità di tasse abbassate.

Cosa avranno verbalizzato in consiglio dei ministri? probabilmente il falso visto che bisognava rispettare una scadenza formale: quattro tabelle, un po’ di titoletti e di criteri e il gioco è fatto, si può andare a rivendere la buona novella.
Il commesso viaggiatore, confortato dalla tabelle del suo ministro del tesoro, obbediente ma sempre più cupo, si è permesso di insolentire le istituzioni europeo sfidandole a non approvare il bilancio perchè l’Italia avrebbe fatto come aveva deciso lui, il capo assoluto.
Reduce dai fasti dell’economia finalmente rinata a nuovo fulgore (dimentica l’effetto Draghi e l’effetto dei tassi azzerati), confortato dell’ultima vigliaccata per disfarsi di un antico nemico (Marino), appagato dalle umiliazioni inflitte a quei mentecatti della sinistra del partito, eccitato dai venti di guerra nel vicino oriente in cui potrà avere un ruolo storico con i suoi quattro tornado, impaziente di prendere il nuovo aereo blu affittato usato dagli arabi, ormai è certo che ci sarà un nuovo ventennio renziano.
Noi cittadini siamo attoniti e intontiti, sembra non esserci speranza. Costituzione, economia, partito, regole, leggi, contratti, tutto è a disposizione di un parlamento eletto con una legge dichiarata incostituzionale che obbedisce obtorto collo a colpi di voti di fiducia ai giovanotti che hanno occupato palazzo Chigi.
Noi cittadini vediamo una stampa e una televisione non solo asservite ad interessi inconfessati ma soprattutto ignoranti ed inette. I giornalisti hanno occupato tutti gli spazi televisivi, la mattina, la sera, il pomeriggio capaci solo di far domande non sempre intelligenti agli ospiti, capaci solo di togliere la parola non appena l’ospite esce dal seminato convenuto, incapaci di offrire informazioni chiare alla portata del cittadino medio.
Che fare?
Quando una macchina complessa sembra funzionare e va a tutta velocità, non si sa bene dove, se non si può accedere al quadro di comando, l’unico sistema per frenarla è quello di buttare qualche granello si sabbia negli ingranaggi. E’ ciò che ha cominciato a fare l’alta burocrazia del tesoro, stanca di essere vilipesa e sottovalutata sta facendo forse uno sciopero bianco, finite le sei ore di lavoro giornaliere se ne vanno a casa e il testo della legge finanziaria non è pronto, si fa aspettare il capo dello Stato e il Parlamento. Potrei elencare molti altri sgretolamenti della macchina da guerra renziana, Cantone che si oppone ai 3000 euro in contanti, Boeri che esterna i suoi dubbi, l’agenzia delle entrate che si lamenta di non avere mezzi.
Noi poveri mortali che possiamo fare? Intanto dobbiamo attendere il referendum sulla riforma costituzionale e lì potremo fermare quella indecenza. Ora, a breve nei prossimi giorni, noi romani possiamo andare a piazza del Campidoglio e manifestare la nostra solidarietà al sindaco Marino. Domenica, 25 ottobre alle ore 12.
Un bel granello di sabbia negli ingranaggi renziani, in ogni caso, anche se Marino confermerà le sue dimissioni.
Intanto ho smesso di comprare Repubblica …
Categorie:Politica
ciao Raimondo.
riuscire a commentarti su questo nuovo sito è una vera e propria corsa ad ostacoli.
condivido tutto, solo che oramai, con la morte nel cuore, mi sto rassegnando all’idea che l’unico modo di uscirne è votare per i Cinque Stelle.
non posso farci niente se l’unica alternativa italiana è questa. io voterò per loro, l’ho deciso proprio oggi, poi si vedrà.
altre scelte non ce ne sono, e speriamo che almeno loro riescano a cambiare qualcosa di questo paese marcio.
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Per quanto mi riguarda cerco di conservare vigile il mio spirito critico. Ad esempio nella vicenda del comune di Roma 5S non brilla per sensibilità istituzionale (avrebbe dovuto difendere un sindaco regolarmente eletto per il quale non scatta nessuna legge Severino), per acume politico (far sapere ai cittadini con chiarezza quanto della politica di Marino scomoda per i poteri forti e malavitosi era da difendere) per coraggio (questi grillini si nascondono troppo spesso dietro il formalismo delle loro regole sottraendosi dal rischio materiale della gestione del potere). Il renzismo è quello che è per lo scarso valore delle persone che vanno dietro al leader solo per avidità di potere. Non è un rischio che corre anche il grillismo? qual è il livello del personale politico che hanno portato in Parlamento. Non mi basta che non rubino … non lo potrebbero fare se lo volessero. Se voteremo a Roma non escludo di votare 5S se ci sarà un programma e una squadra convincenti. Per ora non li vedo. La mia tesi che ho illustrato in qualche commento di FB sul sito di Scanzi è che nel calcolo di Renzi che decide di defenestrare Marino, suo vecchio nemico ed antitesi emblematica, c’è la possibilità affatto remota che vinca 5S a Roma. Tu pensi che i 5S che conosciamo siano in grado di sopravvivere alla durezza e rischiosità dei problemi di Roma? E’ ciò che servirà al gradasso per la battaglia delle politiche, un disastro amministrativo dell’avversario (ci vorrà poco a documentarlo con una stampa compiacente). Se 5S non abboccasse e si ritraesse dall’agone effettivo perdendo a favore dei fascisti o del PD sarebbero finiti per sempre, chi gli crederebbe più? Insomma è tutto terribilmente complicato. Quando le persone singole o i gruppi politici non sanno proporre e realizzare un progetto meglio difendere le istituzioni, in questo caso un sindaco che soccombe a un linciaggio mediatico giornalistico. Per questo andrò domenica al Campidoglio.
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