Terremoto americano, una serie televisiva

Altre riflessioni sul terremoto Trump. Quanto hanno contato in questa scelta del popolo americano le serie televisive? Quanto è entrata nella coscienza collettiva l’imprinting dei personaggi di House of cards e similia.

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Quante volte i nostri giornalisti e gli opinionisti hanno usato immagini e attributi evocativi di quei personaggi ributtanti che gestiscono il potere pubblico per il proprio tornaconto paranoico mischiando delitto e idealità in un machiavello senza fine? Se dovessi basarmi su me stesso direi moltissimo. Mi sono abbonato a Netflix e prima, in quest’ultimo anno, ho fatto una ingozzata di serie americane e inglesi tirate giù da internet con Torrent. Qualche mio lettore mi ha detto che in effetti si vede ció nelle cose che scrivo e nelle mie riflessioni. Vero, ma temo di essere in questo assai simile a molti miei concittadini ugualmente dipendenti dalla produzione televisiva. La stessa serie dei Medici, visto che deve essere venduta in America, risponde a questi canoni: il potere é immorale e tutto gli é permesso. Temo che il colpo di grazie alla candidatura Clinton l’abbia inferto lo stesso Obama scendendo in campo in modo irrituale a favore della sua candidata mostrando quanto fosse organica ad un sistema di potere che aveva gestito la cosa pubblica per decenni. È bastato parlare di fondazioni, di piccole irregolarità formali quali l’uso di email private, perché l’elettore la vedesse come la moglie di Frank.
Chi in questo momento enfatizza la presunta impotenza dei media e l’incapacita dei giornalisti a prevedere il successo di Trump dimentica che questo terremoto é un prodotto del pregiudizio, del risentimento, delle paure diffusi sistematicamente nel tempo dai media non solo e non tanto con i talk show ma anche dalle produzioni delle fiction che attraverso l’accesso online si sono stabilmente insinuate nella vita corrente di molti cittadini. Anni fa la scelta del canale televisivo corrispondeva ad una presa di posizione quasi ideologica piú o meno consapevole, ora i servizi online si presentano come del tutto neutri ma, attraverso l’analisi delle scelte già effettuate configurano l’offerta e orientano le scelte isolando il soggetto ‘in trattamento’ all’interno del proprio mondo di pregiudizi e convinzioni. esattamente come accade in Facebook.
L’operazione é riuscita: le classi abbienti americane hanno scelto un personaggio improbabile e pericoloso che ha trovato il consenso della classi piú povere deluse dalla realtà che si ostina a penalizzarli. Ma lo stesso fenomeno accade ovunque nel mondo: il ricco dice al povero guarda che c’é uno piú povero di te che ti vuol togliere quel poco che hai, difenditi, alza barriere, sparagli, allèati con me che ho i mezzi e ti difenderò. Questo è il populismo. Quando il povero si accorge dell’inghippo nasce il fascismo.

segue



Categorie:Politica

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  1. Terremoto americano | Raimondo Bolletta

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