Finalmente abbiamo una legge elettorale e questo parto lungo e doloroso, poiché la nuova nata non sembra molto bella e vitale, rischia di scatenare una reazione depressiva nella mamma ovvero nella politica. Così sulla rete i commenti oscillano tra lo scandalizzato, il deluso, l’apocalittico, il commento più nobile e chiaro l’ho letto questa mattina da parte del senatore Walter Tocci .
Io dico: finalmente! non se ne poteva più, ora c’è una regola relativamente chiara e i giochi politici forse saranno più comprensibili.
Continuo a diffidare di coloro che si stracciano le vesti, di coloro che organizzano gazzarre, che alzano polveroni con una retorica violenta. Il moralismo delle anime belle imperversa mentre tutto va a ramengo.
Se le prossime elezioni ci daranno un pessimo parlamento, fatto di ometti incompetenti e immorali, la colpa sarà solo degli elettori, di noi elettori se ci sottrarremo al quel minimo sforzo necessario per capire chi tra i cinque o sei candidati del collegio uninominale merita il nostro consenso e rinunceremo a scegliere tra le liste collegate al candidato votato quella che a sua volta merita il nostro voto perché presenta persone competenti e per bene. Lasciamo stare Renzi, Berlusconi, Grillo e Salvini, leggiamo bene le liste e ricerchiamo sulla rete notizie sui candidati presentanti e scegliamoli con cognizione di causa. Non ci sarà nessuno che ci piace, bene! Non votiamo basterà poi non lamentarsi.
Insomma penso che il Rosatellum, come tutti gli strumenti, non sia buono o cattivo dipende dall’uso che se ne farà. Certo, nessuna legge elettorale è un crivello che lascia passare il grano separandolo dalla pula: avremo una fotografia della nazione e dei suoi vizi.
Continuo a pensare che molti che discettano su questa legge ne sappiano molto poco, gli stessi senatori si lamentano di non averla potuta discutere e meditare ma l’hanno dovuta votare a scatola chiusa. Male, non hanno scusanti, avevano avuto tempo e modo per capire a fondo di che di si trattava e di intervenire nelle sedi appropriate prima del precipitare degli eventi che, agende alla mano, erano prevedibili. Sia chiaro non sto assolvendo Renzi né la violenza che ha esercitato sulle camere e sul governo ma sarebbe troppo facile addossare solo a lui un situazione che si è protratta così a lungo.
Ho riletto i miei commenti precedenti lo scorporo, lo scorporo 2 e falsità lagnose e mi rendo conto di poter essere classificato come renziano. Poco mi importa, ho poco da perdere. Così vado avanti con lo sforzo di capire con la mia testa, di riuscire a prevedere cosa potrà accadere.
Ieri su FB qualcuno ha evocato la possibilità di accordi di desistenza tra forze piccole, forze eterogenee al solo scopo di danneggiare l’avversario.
Era una eventualità che non avevo considerato, pur avendo intuito che, con questa legge, cartelli elettorali anche improvvisati, come potrebbe essere quello di Pisapia, potrebbero avere un peso nell’organizzazione delle candidature. Così riflettendo sulla questione credo di aver capito una cosa che mi era sfuggita, l’esistenza delle geometrie variabili.
Ho cercato di esaminare la legge approvata, purtroppo è praticamente illeggibile perché si presenta come una serie di modifiche ad una legge precedente ma credo di aver capito che le liste collegate devono essere le stesse solo nello stesso collegio plurinominale, che è un insieme di tre o quattro collegi uninominali. Questo vuol dire che le alleanze tra i partiti per le liste potrebbero essere differenziate sul territorio, inutile presentare dappertutto liste che portano voti solo in particolari territori. Per capirci, ad esempio il partito degli animalisti potrebbe raccogliere voti solo in qualche metropoli ricca del nord ed essere di impaccio in qualche regione del sud dove odiano gli animali domestici (esempio fasullo solo per farmi capire) quindi quel piccolo partito potrebbe contrattare una sua presenza solo dove conviene evitando di affollare l’elenco dove non è presente o è addirittura imbarazzante.
Se fosse così, spero che qualche lettore mi chiarisca eventualmente il punto e smentisca la mia congettura, le prossime settimane ci sarà un gran lavorio dei mille comitati elettorali che contratteranno posizioni e profili cercando di adattare il consenso alla variabilità della struttura sociale dell’Italia.
Se fosse così verrebbe smentito il potere di nomina delle segreterie dei partiti, il vero potere che potrebbe portare al successo di intere coalizioni sarà nell’immaginare una geometria variabile e differenziata dell’offerta che premierà le forze che saranno in grado di attirare persone di qualità ben radicate nel territorio attraverso organizzazioni non necessariamente politiche.
Se fosse così si capisce perché Salvini si è affrettato a cancellare dal suo simbolo la parola ‘nord’ perché ciò aumenta la sua forza contrattuale rispetto a Berlusconi, non solo pretenderà molti posti nei collegi uninominali nel nord dove la vittoria è certa ma anche nel resto del paese visto che anche una frazione piccola potrebbe fare la differenza, anche la sud.
Se fosse così si capirebbe perché da qualche giorno Pisapia sembra sparito dalla circolazione, non si tratta più di fare accordi nazionali, in grande ed in chiaro ma di analizzare caso per caso i cocktail che verrano serviti qua e la per conquistare i seggi uninominali.
Se fosse così i sondaggisti dovrebbero smettere di pubblicare dati complessivi ‘nazionali’ centrati sulle grandi forze già presenti in parlamento ma dovrebbero capire, cosa non facile, umori ed atteggiamenti che serpeggiano nel paese, nei borghi, nelle città, nelle associazioni.
Se fosse così si capisce il nervosismo dei 5 stelle chiusi nelle loro regole rigide che con il loro 28% in calo rischiano di perdere tutti i seggi uninominali: infatti dove avevano prevalso e dove governano i risultati non sono eccellenti e ben che vada possono tenere le posizioni e restare al palo.
Naturalmente in tutto ciò il mago delle geometrie variabili rimane il signore di Arcore che per anni è riuscito a mettere d’accordo neofascisti, indipendentisti, socialisti, liberali, anticomunisti etc etc. Meno chance ha il gradasso che ha umiliato i suoi e ha fatto terreno bruciato intorno al partito che dirige.
Categorie:Elezioni politiche 2018, Legge elettorale, Politica, Rosatellum
Non ho ancora studiato la legge elettorale quindi il mio giudizio sarà un giudizio di pancia. Ho letto alcuni scritti di Besostri che ritiene la legge anticostituzionale forse non sarà comunque sembra che un gruppo di avvocati ha già pronti i ricorsi da presentare alla Consulta. Chi vivrà vedrà. Per quanto mi riguarda questa legge è una schifezza come il mattarellum il porcellum e l’italicum indi il rosatellum. Ritengo che una DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA come siamo e come hanno voluto i Costituenti l’unica legge elettorale per il nostro (povero!) paese sia il PROPORZIONALE PURO SENZA SBARRAMENTI come i nostri Costituenti hanno voluto. Dico questo sulla base degli scritti di Piero Calamandrei, Arturo Carlo Iemolo, Giuseppe Dossetti, Zagrebelsky e i molti che sono morti dal 1943 al 1945 per darci la LIBERTA’ che i massoni oggi vogliono toglierci insieme agli imbecilli che gli vanno dietro.
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Magari fosse così semplice, i costituenti non avevano previsto l’attuale struttura dello Stato e tantomeno il fatto che tutte le sere l’intero paese guardasse la televisione e che ci fosse una rete di connessione 1 a 1 in tempo reale tra un gran numero di cittadini. Non avevano previsto che le leggi elettorali dei comuni fossero maggioritarie, non avevano previsto il degrado culturale ed etico del personale politico selezionato dal sistema elettorale nel suo complesso. Il proporzionale con le preferenze è stato bocciato da un referendum, quello di Segni, a cui io personalmente votai no, cioè ero per il mantenimento del proporzionale e delle preferenze. Sono d’accordo con te che questa è una brutta legge, ad esempio quella cosiddetta Tedeschellum era migliore ma i grullini ci hanno scherzato su e l’hanno affossata. Questa abbiamo per ora, con questa occorre fare i conti. Non faccio politica ma se posso dare un consiglio a chi vi è impegnato direi studiatela bene e vedete cosa potete fare per vincere senza continuare nelle lagne dei moralisti con le mani pulite. Non parlo di te ovviamente ma di tutta quella sinistra che trova anche in ciò una scusa per astenersi o per votare a dispetto forze che potrebbero condurci nel baratro.
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