Per non essere ambiguo 2

Oggi, volendo articolare meglio la mia contrarietà al reddito di cittadinanza, mi sono imbattuto nella favola delle api operose. Nella mia crassa ignoranza non la conoscevo ma grazie a questo deprecabile strumento che è internet con pochi link ne ho letto una sintesi su Wikipedia. Mi riprometto di leggere il libro di cui riporto il frontespizio, potrebbe essere utile leggerlo quantomeno per capire meglio certe sfumature del lessico attuale.

 

Nel nostro governo convivono due anime contrapposte, una decisamente libertina e gaudente che rappresenta i ricchi e i garantiti, è libera da stantii moralismi che impedirebbero di rubare, di sprecare, di inquinare, di fornicare, è una anima devota quanto basta per sentirsi superiori a chi non crede, è una anima violenta e dura tanto quanto serve per difendere la propria roba dal nemico che vorrebbe invadere le nostre verdi vallate ricche di latte e miele. La seconda anima vorrebbe un mondo giusto, onesto, frugale, rispettoso della natura, equilibrato, felice, sano, dolcemente attrezzato per vivere dello stretto necessario conservando le proprie radici etiche e culturali. La seconda anima, quella francescana, si è lasciata convincere che aumentando i consumi il PIL aumenterà e i tecnocrati di Bruxelles e di Francoforte la smetteranno di bacchettare, tutti i cittadini potranno vivere meglio con quel poco che avranno per arrivare a condurre una vita dignitosa. L’anima libertina pur di non pagare più tasse, acconsente ad aumentare il debito pubblico, i ricchi presteranno i soldi allo Stato che li darà ai poveri per comprare i prodotti che i ricchi producono e così i ricchi diventeranno più ricchi. Ma siccome, diversamente dall’alveare di Mandeville, siamo in democrazia, i libertini prevedono per acchiappare elettori di irretire una bella fetta di anziani stanchi di lavorare lasciandoli andare in anticipo in pensione, tanto i cordoni della borsa si sono allentati e il debito, miliardo più miliardo meno, chi se ne frega! saremo però tutti più felici e contenti. La fiaba dell’alveare ci mostra che le cose spesso non vanno come previsto e programmato e gli effetti di scelte fatte anche in buona fede possono essere perversi.

Ma basta con le api e parliamo del reddito di cittadinanza e della quota 100.

Negli auguri per il nuovo anno  avevo inserito la seguente riflessione:

Questi due presuntuosi che credono di aver comprato il consenso degli elettori sommando due provvedimenti antitetici e contraddittori (abbassamento delle tasse per i ricchi e reddito di cittadinanza per i poveri) non hanno calcolato bene gli effetti sociali delle loro scelte, anche in assenza di qualche tragico effetto economico del tipo argentino o venezuelano. In questi giorni noi ci troviamo per le feste in un comune di mezza montagna costituito da numerose frazioni molto piccole in cui ci si conosce tutti. Un reddito di cittadinanza così imperfetto, non ben definito e di difficile attuazione si presterà a quelle furbizie tipiche di noi italiani. Ma se, come è probabile, tutti questi miliardi andranno a beneficio di chi poco ha voglia di lavorare il resto della popolazione, quello che lavora, sgobba, paga le tasse, ha pagato i contributi per tutta la vita, si incazzerà come è successo con i provvedimenti contraddittori di Renzi. Lungi dall’attivare consumi e economia, il Reddito così maldestramente definito sarà un fattore di ulteriore disgregazione del tessuto sociale e sarà in pochi mesi un cocente fallimento del grillismo, anche di quello che è in buona fede. Forse anche per questo quell’anima nera del leghista l’ha fatto passare perché per lui tanto peggio, tanto meglio, delle incazzature dei cittadini si pasce.

Oltre ad alimentare l’invidia tra poveri e il risentimento verso i più deboli l’impianto causidico dei paletti e dei vincoli del Reddito di Cittadinanza creerà nuove burocrazie e complicherà la casistica da rispettare nella gestione dei rapporti di lavoro raggelando ulteriormente i meccanismi che dovrebbero facilitare invece chi intraprende e crea lavoro e ricchezza. Pensate solo alla estemporanea idea dei navigator che secondo Di Maio dovrebbe facilitare i singoli percepenti il RC verso il lavoro. Ma stiamo scherzando? qualcuno è in grado di dire chiaro e forte che è un autentica fregnacchia che serve solo a piazzare 4.000 giovanotti e giovanotte a capo dell’orda di giovani non sempre desiderosi di un lavoro purchessia. Ma vi ricordate cosa era ed è ancora la formazione attivata tutte le volte che c’è una crisi aziendale e occorre riconvertire il personale che cerca lavoro? qualcuno si ricorda gli scandali dei corsi fantasma utili solo a chi li teneva? Il regno della DC e delle forze intermedie che in modo opaco hanno gestito nei decenni la povertà crescente del sud qualcuno se lo ricorda?

Capisco che Di Maio e Di Battista e la schiera dei deputati grullini non siano informatissimi ma, accidenti! c’è un giornalista in grado di fare qualche intervista a gente competente, in grado di rileggere le prime pagine dei loro quotidiani di qualche decina di anni fa? … no, sanno solo dire ‘ma gli 80 euro di Renzi …. !!!

E veniamo all’anima libertina, quella che per fortuna alla fine prevarrà. Ecco!! Bolletta ti abbiamo beccato, sei un criptoleghista!! Accidenti non si può fare una battuta, vedo però che siete arrivati sin qui e siete ancora svegli. Salvini da vecchia volpe qual è si intesta solo quota 100 e tralascia di ricordare il suo boccone più grosso l’aliquota piatta per le partite IVA al di sotto dei 65.000 euro.

Quota 100 è un vero capolavoro mediatico: si irretisce la gente con vaghe promesse elettorali e all’ultimo momento si presenta un topolino buono solo per i gonzi. L’impianto della Fornero non viene toccato, la pensione anticipata è calcolata con gli stessi parametri della legge Fornero per cui sarà significativamente più bassa di quella che potrebbero percepire se restassero al lavoro e continuassero a pagare altri contributi. La novità realizzata, ed è positiva, è quella flessibilità che il centrosinistra non è riuscito a concedere e che ha cercato di far passare accedendo a prestiti bancari. Cosa che stanno proponendo anche quelli attuali.

In tutto ciò, il mutismo del PD e il cerchiobottismo della stampa mi preoccupano e mi deprimono.



Categorie:Economia e finanza, Politica, Riflessioni personali

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  1. Per non essere ambiguo | Raimondo Bolletta

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