Franco, un mio ex studente di quasi 50 anni fa e caro amico così commenta il pezzo precedente sul governo Meloni: Praticamente Prof gliela stai tirando prima ancora che faccia il primo passo. Ma questo purtroppo é il classico atteggiamento di chi ha perso e fatica enormemente mandare giù il rospo. Sarebbe molto più giusto e saggio prendersela con chi é responsabile di questa sconfitta invece di ribadire quanto siano brave e oneste persone coloro che hanno affossato il tuo partito. Ribadisco in politica non bastano questi pregi ma servono anche ben altre caratteristiche.

Mi è già capitato di sentire che chi critica è un gufo, qualche anni fa era una polemica molto diffusa all’interno della sinistra tra Renzi e chi non era convinto della sua politica. Nel luglio del ’14 circa 8 anni fa scrivevo un pezzo sui vecchi brontoloni che ti consiglio di rileggere, purtroppo molte previsioni dell’epoca si sono puntualmente avverate.
Ovviamente io non sono contento degli esiti delle elezioni ma non mi auguro che Giorgia Meloni fallisca perché ciò mi danneggerebbe. Sono contento di vedere che con risolutezza e determinazione ha messo a tacere molte contraddizioni e lacerazioni della sua coalizione e guardo con speranza al prezzo del gas che si sgonfia. I miei auguri erano sinceri e mi ha commosso vedere questa giovane donna, che sembra in certi momenti una impertinente ragazzina e che potrebbe essere mia figlia, assumere il comando della nave e subito decidere di partire e affrontare la tempesta.
Non significa gufare constatare che le tre forze alleate sono troppo diverse e divergenti perché le cose possano andare bene alla lunga. Una forza secessionista come la Lega come può andare d’accordo con una forza nazionale identitaria senza il collante e le strutture mediatiche di Berlusconi? Sì perché la decomposizione di Forza Italia è iniziata da tempo e la salute claudicante del capo darà forti accelerazioni. Ho più volte ricordato in questi post che scrivo queste riflessioni per verificare a posteriori con chi mi legge o con i fatti la correttezza o meno delle mie analisi. Avevo scritto qualcosa sullo scontro con Berlusconi prima che scoppiasse ma non ne avevo previsto la gravità. Non so dire se Berlusconi sia vendicativo o si rassegni facilmente, certamente non si rassegna alla vecchiaia che avanza e la sua corte lo illude che sia eterno. Se approfondisco le mie riflessione seguendo questa linea, trovo forse il bandolo della matassa per spiegare il voltafaccia di Calenda rispetto al PD e a Letta; cosa è successo in quei giorni di così grave? Lasciamo stare Fratoianni per favore.
Caro Franco io ho superato da alcuni anni il traguardo dei 70 e ho assistito all’invecchiamento di numerosi parenti e di amici e ormai potrei fare il geriatra. Quando mio padre ebbe un TIA, un breve ictus in parte superato, andai a documentarmi su internet e appresi che era un segnale di un processo che rapidamente si sarebbe ripetuto e aggravato, e mio padre dopo quell’evento camminava come fa Berlusconi ora e scambiava la destra con la sinistra come fa Berlusconi ora. Tu dirai che sono veramente un gufo, forse è vero, ma altri sono i veri gufi, quelli che ora stanno riposizionandosi per raccogliere l’eredità di Forza Italia e di parte del PD per soccorrere il governo della Meloni e fare un Meloni 2 se ci ne fosse bisogno. Parlo del centro Calenda-Renzi.
Sui destini della sinistra mi sono pronunciato abbastanza ed ho più volte ammesso che un paese vecchio che non progredisce non può che essere sulla difensiva per conservare ciò che ha, anche a scapito dei propri figli e di chi potrebbe entrare e lavorare ma ha il colore della pelle diversa e mangia cibo troppo speziato.
Sono consapevole del fatto che questo è un problema generazionale e che dovrete aspettare qualche lustro per avere un paese liberato dalle ideologie in cui noi anziani abbiamo creduto.
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