La scomparsa di Luigi Berlinguer in un momento così buio ci intristisce perché perdiamo una persona che per molti di noi è stata illuminante. Illuminante con le sue idee, la sua azione politica, il suo esempio tenace prolungato fino all’estremo limite della vita.

Ci intristisce il constatare che molte sue idee e molti provvedimenti legislativi sono rimasti inapplicati e inascoltati, anzi è accaduto l’esatto contrario per il tenace contrasto della destra che è anche riuscita a ribaltare le responsabilità. Molti nella sinistra gli rimproverano un apparente fallimento delle sue riforme. Magie dei media che sempre sanno rivoltare frittate. Destino degli uomini generosi e innovatori che si ostinano a plasmare in meglio la realtà.
Ma se scaviamo nella nostra memoria e ricostruiamo tanti momenti del nostro sistema educativo dovremo riconoscere la profondità e la pervasività della sua azione e del suo pensiero.
In questo mio blog di racconti e riflessioni ho varie volte citato il suo nome parlando di scuola. Mi piace suggerire la lettura di Firenze per non rottamare in cui raccontavo del clima vissuto nel 2012 in un incontro organizzato da Education2.0 vivacemente animato da Luigi Berlinguer e dal giro dei suoi amici.
Onore a Aleksej Navalnyj
Onore a Mario Draghi
Onore a Sergio Mattarella
Onore a David Sassoli
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