Buona Pasqua 2024

In queste ore molti di noi sono alle prese con la preparazione del pranzo di Pasqua. È una festa che ha molto a che fare con il cibo: questo diventa un momento centrale di riti antichissimi che sacrificano e consumano ciò che è avanzato delle scorte invernali e ciò che nasce in primavera come i nuovi nati in particolare gli agnelli maschi che vengono alla luce in questo periodo. Nella Pasqua ebraica e in quella cristiana molti simboli e molti racconti sono centrati sul cibo e sul sacrificio di ciò che mangiamo.

Da qualche giorno sono alle prese con la preparazione delle pizze pasquali per la famiglia e per qualche amico nelle varie versioni del centro Italia, dolci e salate. Uso la pasta madre e quindi da giorni sono alle prese con il lievito che è ora in forma smagliante visto che lo devo rinfrescare spesso. La lievitazione è un lento processo che fa pensare e riflettere: in realtà si tratta di una forma di putrefazione, di trasformazione che, se non è interrotta al momento giusto con la cottura, decade inacidisce, ammuffisce e diventa immangiabile.

Mentre avevo le mani in pasta, pensavo alla situazione del mondo attuale, alla paura, che in tanti nutriamo, che il processo di disgregazione, di putrefazione dei rapporti tra stati e tra singoli sia ormai incontrollabile e che ci si pari davanti l’apocalisse della guerra o del clima ostile. Poi ho pensato che anche questa fase della storia umana simile a tante altre che conosciamo o abbiamo vissuto, questi fermenti così pericolosi sono un passaggio che potrebbe produrre un nuovo pane arioso, croccante e profumato. Chi sarà in grado di controllare questa macerazione e di inserire nuovi enzimi e lieviti per far crescere ancora la vita del genere umano e di tutti gli esseri che lo circondano? La Pasqua celebra proprio questo passaggio dalla morte della schiavitù e dell’oppressione alla vita della libertà. Auguro a chi mi legge di nutrire la certezza che dopo il buio viene la luce.

Per la cronaca, le mie pizze si sono gonfiate splendidamente e domani mattina a colazione le potremo assaggiare.



Categorie:Riflessioni personali

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