Deliri di onnipotenza

Negli ultimi giorni la cronaca politica è stata invasa dalla questione del redditometro scoppiata come un fuoco di paglia dopo un decreto che alla chetichella un viceministro aveva promulgato e pubblicato in Gazzetta in applicazione della delega fiscale dello scorso anno. Sull’argomento vale la pena di rileggere anche Popolo bue?, sempre se avete tempo e voglia.

Ovviamente i media hanno subito cavalcato l’argomento per insinuarsi nelle contraddizioni della maggioranza a pochissimi giorni dalla elezioni europee. Il fisco è argomento delicato che infastidisce tutti, anche i cittadini ligi al dovere rispettosi delle regole che sono stufi di vedere l’inasprimento per i fessi e i condoni e le semplificazioni per i furbi e per i ricchi.

Tutti siamo rimasti stupiti che questo fosse un fulmine a ciel sereno che era pubblicato in Gazzetta, e quindi già attivo, senza un dibattito pubblico che non fosse stato tra pochissimi esperti.

Il viceministro Leo ha spiegato bene la questione facendo riferimento ad una relazione della Corte dei Conti che, in presenza della crescita dell’evasione in vasti settori dell’economia favoriti da interventi legislativi (bonus) e da finanziamenti straordinari, sollevava la necessità di criteri per l’individuazione di contribuenti sospetti di evasione con procedure nuove ed affidabili previsti nella legge delega già in vigore da quasi un anno. La burocrazia ministeriale ha tremato quando la Corte ha evocato il danno erariale imputabile a chi non avesse provveduto a stabilire tali criteri.

La destra sostiene che tali criteri, il redditometro, sono inutili poiché l’agenzia delle entrate già dispone di banche dati da incrociare, sufficienti a ricostruire lo stato reddituale e patrimoniale di chicchessia, basterebbe volerlo fare. Il problema è che qualsiasi algoritmo di analisi sulla totalità dei dati richiederebbe l’esistenza di soglie oltre le quali procedere con indagini mirate e affidabili: il rischio che, applicato un qualsiasi algoritmo che analizza redditi, spese, investimenti, plusvalenze, vincite al lotto, … si troverebbe che al 90% dei cittadini adulti arriverebbe una raccomandata con richiesta di spiegazioni per l’attivazione di un accertamento fiscale per le incongruenze piccole o grandi emerse dai calcoli. Il redditometro permette invece di focalizzare le analisi su sottoinsiemi mirati senza che l’agenzia possa essere tacciata di azioni politicamente orientate. Serve quindi a rendere efficace l’uso delle banche dati già in possesso del fisco ed è per questo che il coro di protesta è stato unanime, soprattutto tra gli elettori della destra centro, e ciò ha preoccupato seriamente la presidente del Consiglio impegnata nella battaglia elettorale per cambiare l’Europa.

Presto fatto, con un editto televisivo ha annullato una legge, pubblicata da poche ore in Gazzetta, assicurando che l’attuazione era sospesa in attesa che la possibilità di spiare i cittadini fosse definitivamente cancellata dall’ordinamento. Qui sta il delirio di onnipotenza di cui temo soffra la nostra beneamata madre, patriotta e cristiana. Basta un suo cenno che la sovranità della legge, la volontà del Parlamento, i vincoli internazionali diventino carta straccia. Sì, vincoli internazionali perché i soldini che servono per far andare avanti la nostra decrepita macchina sociale provengono da finanziatori esteri i quali detengono gran parte del nostro debito pubblico e da un giorno all’altro possono rendersi conto che siamo inaffidabili e potrebbero smettere di comprare i nostri Buoni … allora santa Giorgia, se non sarà capace di fare miracoli, sarà gettata dai suoi alle ortiche e altri demiurghi interverranno a spolpare ciò che rimarrà dopo la cura meloniana e dopo questi deliri di onnipotenza.

PS. Ma forse non si tratta di delirio di onnipotenza, qualcuno deve aver spiegato alla presidente che il nuovo decreto è acqua fresca visto che quelle informazioni che lì erano dettagliate, se tutto va bene, potrebbero essere richieste nella prossima dichiarazione dei reddito cioè nel modulo delle dichiarazioni da compilare del 2025 … per quella data si avrà tempo e modo di rivoltare la frittata e neutralizzare il danno prodotto da questa iniziativa di Leo, del quale nessuno peraltro chiede le dimissioni. Scaltra furbizia.



Categorie:Politica

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