Un minestrone lassativo

Ragassi, sto diventando grillino.

Effettivamente la diffidenza di Grillo per la stampa e per la manipolazione dei talk show televisivi è fondata. Questa sera lo spettacolo che la stampa ha dato di sé  è stato, dal mio punto di vista, semplicemente disperante. Sulla rete circolava un video della gazzarra dei cinereporter e paparazzi davanti all’albergo dove si riunivano i deputati e i senatori di M5S. L’uscita  di Grillo dall’albergo è stata senza precedenti, una isteria collettiva con urla, grida, spintoni, il tutto per carpire qualche cenno e qualche espressione del nuovo padrone d’Italia.  Dalla Gruber irrompono ospiti nuovi poco visti in precedenza: è intervistato un giornalista del fatto quotidiano il quale per tutta la trasmissione ha ripetuto che non era grillino tuttavia su quella particolare questione di cui stavano discutendo Grillo aveva proprio ragione. Lo stesso Severgnini ha qualche timido accenno nuovo rispetto al passato. A Piazza pulita nuove scene isteriche di giovani giornalisti con il microfono piazzato in bocca ai poveri neoeletti a rincorrerli e ripetere la stessa domanda, avrebbero dato la fiducia ad un governo Bersani? Sempre a Piazza pulita un congerie di esperti, professori universitari non convenzionali, erano lì a difendere la bontà di singole idee molto originali del programma di Grillo tra le quali l’uscita dall’euro. Una schiera di imprenditori, mai visti,  era schierata, quasi un quadro di Pellizza da Volpedo,  a favore di Grillo.

Il miracolo è compiuto, la stampa è diventata populista e ciò che un tempo sembrava una bestemmia oggi è puro buon senso.

In effetti non solo sono d’accordo con Grillo sullo scarso valore della nostra stampa, lo sono anche  su tante singole idee, prese una ad una ma il minestrone di tante buone idee può diventare una miscela lassativa o immangiabile. Sì perché il miracolo è stato quello di mettere d’accordo destri e sinistri, padroni e dipendenti, impiegati e liberi professionisti, colti e ignoranti, ricchi e poveri, nordisti e sudisti con il cattivo sentimento della paura per il futuro, del risentimento verso i politici che hanno tradito, tutti, dell’invidia verso coloro che sono in Italia  a lavorare e che a poco prezzo tengono in piedi questa complessa organizzazione sociale ma che non parlano la nostra lingua o che non hanno il colore della nostra pelle. Provate a fare un minestrone mettendo insieme erbe amare e tuberi dolci, pezzi di carne, un po’ di pesce, zucchero, caffè, cannella, limone, mele, fragole, vino, coca cola, molto peperoncino, vongole e cozze, olio, strutto, pancetta, un po’ di aceto, pezzetti di prosciutto cotto, una grattata di pepe, una macinata di coriandolo, fegato di maiale, rognone …. state per vomitare? è la stessa sensazione che prende il mio stomaco quando sento l’elencazione acritica di tante belle idee irrealizzabili che hanno illuso per l’ennesima volta tanti miei concittadini.



Categorie:CinqueStelle, Politica, Social e massmedia

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