Scegliere le persone

Quando si sceglie, occorre semplificare e decidere, recidere, tagliare i nodi senza farsi fermare dall’incertezza e dai dubbi in situazioni anche in situazioni molto complesse in cui sembra che non ci sia un criterio per decidere.

Ora, la situazione è abbastanza chiara: l’alternativa è tra la vittoria delle destre, una maggioranza di destra centro nel parlamento e una commissione molto spostata a destra molto più a destra della Ursula von der Leyen, oppure un contenimento della deriva di destra che consenta alla sinistra democratica europea di giocare un ruolo nella formazione della maggioranza parlamentare dopo le elezioni. La destra si presenta divisa sia nei singoli paesi sia a livello continentale ma è ovvio che questi si presentano divisi per poi colpire uniti, inutile farsi illusioni e temo che i calcoli li abbiano fatti bene per non disperdere i propri voti con lo sbarramento. L’esempio lo abbiamo nel giochetto tra la Meloni e Salvini

Siamo noi della sinistra che ci ostiniamo a far prevalere l’ideologia e il moralismo astenendoci da una battaglia che consideriamo persa o sottovalutando l’importanza di unire forze in campo pur eterogenee per superare gli sbarramenti e ridurre i resti. I due polli Calenda e Renzi (polli di Renzo), i vari Rizzo, gli stessi verdi e sinistri, Santoro & company temo che non abbiano usato bene il pallottoliere ma è quello che va usato ancor più della coerenza formale con la propria ideologia.

I media in Italia sono in mano alla destra, a quella destra che potrebbe prevalere anche in Europa, la sola rete televisiva che sembra volere dar voce all’area di sinistra, la 7, cavalca l’antagonismo tra PD e 5S come se la questione fosse ora quella di stabilire chi sarà il leader di sinistra contro la Meloni, se e quando ci sarà l’elezione del premier ducetto. Questa polemica interna ossessivamente rimarca le differenze e le presenta come insanabili colpevolizzando chi cerca di semplificare e di trovare dei punti di accordo all’interno dello stesso campo pur di contrastare la deriva di destra.

Domenica scorso sono stato invitato in una casa privata da amici che sono riusciti ad avere ospite per più di un’ora Marco Tarquinio. E’ stata una occasione veramente preziosa per capire meglio la posizione di un candidato del PD che con il suo pacifismo e la sua matrice cattolica è pietra d’inciampo per molti elettori di sinistra sinistra che lo vedono come la prova che il PD è un coacervo di personalità e di idee troppo diverse. L’uditorio era costituito da boomer di sinistra, la maggior parte militanti del vecchio partito comunista, per capirci molto simili a Bersani.

Ebbene Tarquinio ha sottolineato con estremo rigore i rischi gravi che corre l’Europa sia a causa delle guerre che ci circondano e ci minacciano sia sul piano dei diritti civili sia in quello dell’assetto economico sociale. E’ un candidato indipendente, una persona che a 66 anni, alla fine di un percorso professionale eccellente, come la direzione dell’Avvenire, accetta la proposta della Schlein perché sa che nel Parlamento europeo potrà e saprà giocare un ruolo positivo per la solidarietà e la pace. Alcuni dei presenti hanno continuato a nutrire una certa diffidenza perché per loro la laicità è un valore irrinunciabile e perché il pluralismo appare sempre come un motivo di debolezza. Io alla fine mi sono invece convinto che, visto che questa volta possiamo scegliere le persone con le preferenze, la varietà delle opzioni sia una ricchezza e non un limite e in questo credo che Elly abbia scelto bene.

Quindi ora cerco altri due nomi, qualche lettore fedele può darmi qualche suggerimento?



Categorie:2024 elezioni europee

7 replies

  1. Non votare nessuno dei parlamentari uscenti che hanno approvato il documento che equipara Nazismo e Comunismo. La terna scelta da me é : Schlein, Tarquinio, Laureti.

    OSVALDO ROMAN

    osvaldormn@gmail.com

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  2. ciao Raimondo. i miei orientamenti seguono percorsi più basici. Pur con tutta la stima per Tarquinio ritengo la sua opzione, in questa fase, necessaria ma non sufficiente per usare categorie a noi consuete. E’, a mio avviso, in atto, una guerra globale da parte delle potenze nucleari autocratiche dell’est: Russia, Iran, Corea del Nord e Cina che vogliono approfittare delle divisioni e debolezze della classe politica dell’occidente. Poi, sempre per rimanere sul basico, osservo che la forza della nostra destra di governo non sia nel consenso popolare ma nella divisione dell’opposizione che è senz’altro maggioritaria. Un problema superabile solo da un voto che faccia emergere nettamente un partito guida. E la candidatura della Schlein mi sembra che abbia questa funzione. Detto questo un abbraccio a te e a Lucilla.

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    • Siamo d’accordo. Il voto a Tarquinio va nel senso di allargare il consenso intorno a una famiglia politica composita e plurale che mi sembra sia nelle corde della Schlein. Ovviamente solo riducendo l’astensionismo degli scontenti di sinistra si può recuperare terreno e far scoppiare le contraddizioni della destra. Per fortuna o purtroppo … l’esito non dipende solo da noi italiani ma da una scelta collettiva di un continente molto composito. Ciao. a quando il prossimo romanzo?

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  3. Grazie per questi approfondimenti e anche consigli. Io mi stavo orientando verso i Verdi di Marino, ma ora non ne sono più sicura. Riflettero’ meglio e andrò sicuramente a votare.

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    • Come forse può riscontrare leggendo qualche mio post in cui parlavo di Marino sono un suo vecchio fan ma ora mi ha deluso perché la sua scelta mi è sembrata rancorosa e tutto sommato perdente. Perché non rientrare nel PD della Schlein e fare massa critica in un momento grave in cui la dispersione è la strategia peggiore? Comunque mi auguro che Verdi e Sinistra superi la soglia ma non vorrei che si ripetessero certe sceneggiate del passato … se non ricordo male. Ciò che non perdòno ai miei politici di sinistra è di non capire che con il proporzionale e con le preferenze si possono contrattare delle liste composite e plurali e se si ha la forza e l’organizzazione si può essere certi che i propri passeranno … ma non voglio inoltrarmi in discorsi complicati. Grazie del commento

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  4. Grazie per questi approfondimenti e anche consigli. Io mi stavo orientando verso i Verdi di Marino, ma ora non ne sono più sicura. Riflettero’ meglio e andrò sicuramente a votare.

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