Questa mattina ho visto sul sito di Repubblica il video degli onorevoli pentastellati circa l’incontro con la delegazione trattante del PD sulla assegnazione delle cariche istituzionali all’interno del Parlamento.
Ho capito perché tanti miei coetanei ex sessantottini hanno preso la sbandata per Grillo e il suo movimento. E’ stato per me come tornare all’epoca dell’assemblearismo del 68 quando gli istituti universitari erano occupati. Un flash back di 46 anni, ‘riporteremo la questione in assemblea e decideremo democraticamente’. La cosa non mi entusiasma come non mi aveva entusiasmato a quei tempi in cui avevo immediatamente percepito i rischi di figure carismatiche e seducenti che con un discorso brillante e infuocato erano capaci di ribaltare l’umore di centinaia di giovani universitari.
Ma finché Repubblica amplifica queste liturgie mediatiche avranno gioco facile. Intendiamoci, vorrei che fosse chiaro, io sono ottimista perché penso che i nuovi pentastellati siano un campione casuale del movimento e quindi, atteso che un 30% lo fa per ambizione e smania di potere e successo, c’è sicuramente almeno un 60% di persone per bene che desiderano operare per il meglio e qualcosa succederà di positivo.
A proposito, ma se tra i provvedimenti immediati in tema di ecologia si decidesse di abbattere le ville costruite sulle dune? Non parlo di quella di Grillo che certamente avrà fatto decorare la sua con dune artificiali disegnate da un buon architetto di giardini.
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