Si allenta l’assedio

Nella cittadella assediata, da qualche giorno, dopo la nomina del giovane conte di Read a comandante dell’esercito, dopo che altre città assediate hanno promesso aiuti o comunque neutralità rispetto alle forze ostili che imperversano nella Terra di Mezzo, il fuoco nemico e gli attacchi si sono acquietati e si ha quasi la sensazione che il nemico abbia levato le tende e si sia trasferito su altri fronti. Passata la paura, nelle osterie è ripresa la baldoria e qualcuno riaccende i rancori tra le opposte fazioni che si scambiano accuse circa la responsabilità del declino e dell’impoverimento della città.

Henry, così si chiama il giovane conte, vorrebbe che si continuasse a fortificare le difese della città anche se non ci sono minacce imminenti così ha deciso di riunire il suo stato maggiore, tutti i cavalieri più valorosi e valenti, in una abbazia isolata dove poter discutere e condividere le strategie di guerra.

Intanto il popolino, invece di festeggiare la tregua interna tra le opposte fazioni e sentirsi più protetto dal  nuovo condottiero, ha ripreso a lamentarsi di tutto, a guardare con ostilità i servi della gleba che da tempo hanno lasciato i loro territori per fare i lavori più umili della città fortificata, forse se ci dovesse essere una carestia bisognerà rimandarli a casa loro, anche perché alcuni più intraprendenti hanno smesso di pulire per terra e si stanno arricchendo più dei cittadini e dei nobili che da sempre vivono nella città, e ciò turba molto gli equilibri di sempre. I facitori di opinione sono all’opera per insinuare dubbi e additare l’esistenza di nuovi condottieri più giovani e gagliardi di Henry. Quando Henry tornerà dal ritiro dell’abbazia dovrà chiarire bene da quale forziere dovrà prelevare le monete d’oro per abolire l’odiosa gabella su case e stamberghe.

Ma forse è bene che vi racconti come si è arrivati a questa situazione.

La cittadella fortificata si trova nella terra di mezzo, una grande regione quasi un piccolo continente chiamata Europa. Questa regione ha influenzato  tutto il mondo civilizzato attraverso  le comunicazioni fra le popolazioni che vi hanno prosperato e  le migrazioni verso le altre regioni del mondo. Il clima mite di buona parte del continente, inoltre, ha fatto sì che divenisse ricca e densamente abitata.

Le città si erano arricchite con i traffici e con la stampa della moneta. Si erano diffuse le lettere di cambio e alcune città avevano prosperato più di altre trafficando solo con lettere di cambio che ormai si stampavano con dovizia usando un nuovo materiale fatto con la pasta di legno, la cui fabbricazione era stata importato dalla lontana Cina, un fantastico regno dell’est. Nella terra di mezzo, la Chiesa era stata molto potente, aveva costruito splendide cattedrali e isolate abbazie contro cui nessuno ardiva combattere. Ma gli abitanti dei borghi avevano progressivamente perso la fede preferendo l’arricchimento facile senza più lavorare pesantemente con il sudore della fronte attraverso  l’emissione di sempre nuove lettere di cambio. Il legno per riscaldare le città, perché i cittadini oramai adusi alle mollezze dei ricchi pretendevano di vestire di seta nelle proprie case ben riscaldate, era ormai introvabile nelle foreste vicine, ridotte spesso a sterpaglia incolta, e la  corporazione di trasportatori di legna aveva organizzato lunghi e complicati trasporti di tutta la legna necessaria al benessere della città pagata con lettere di cambio. In giro, nel regno di mezzo ma anche nel lontano regno delle Cina e nel regno dell’Ovest, potentissima confederazione di tanti regni di là dal mare dotata di avanzatissime macchine da guerra, qualcuno si è ritrovato in mano troppe lettere di cambio emesse dalla cittadella. La corporazione dei banchieri cominciava a rifiutare le lettere presentate per lo sconto e non le accettava per scambiare altri beni o altre lettere di cambio di altre città. Si decise allora di muovere con gli eserciti per reclamare quanto nelle lettere di cambio era promesso e la città si era arroccata dentro le sue mura di cinta.  Aveva cercato di resistere anche grazie all’appoggio di altre città vicine che avevano gli stessi problemi e non volevano che fosse abolito il sistema delle lettere di cambio che fino ad allora aveva prodotto miracoli. La città aveva resistito a lungo ma si dovette arrivare alla scelta di Henry conte di Read da cui è cominciato questo racconto.



Categorie:La cittadella assediata, Politica

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