Chi ha seguito questo blog sa che nutro per il nostro presidente un grande affetto quasi filiale, mio padre era poco più anziano di lui, ma ritenni che la sua accettazione della seconda investitura fosse un errore politico e personale: un eccesso di senso di senso di responsabilità che non meritavamo e che si sarebbe rivelato controproducente.
Il trionfo del renzismo¹ mi ha spiazzato, mi ha fatto capire che sto invecchiando, capisco sempre meno i fenomeni politici collettivi, o forse li capisco troppo bene … ma non li condivido.
Cosa penso di Renzi l’ho scritto e sarei monotono a ripetere ciò che altri meglio di me stanno dicendo. Mi colpì moltissimo quanto dichiarò Marini in una prima intervista dopo la vicenda dei voti mancati per la sua presidenza della Repubblica: Renzi può essere molto pericoloso e può fare guai seri.
Ci siamo, siamo ad un punto delicatissimo in cui con pervicacia e senza rispetto si tenta di cambiare la Costituzione con testi governativi caldeggiati da una ministra di bella presenza e di scarso spessore. Nella sostanza sta passando la visione gelliana di presidenzialismo efficientista ed autoritario che centra sul potere governativo di un uomo della provvidenza la possibilità di uscire dalle difficoltà economiche.
Quando nei giorni scorsi ho ascoltato il Presidente ammonire coloro che paventano svolte autoritarie, quando sento che si dà da fare per accelerare l’iter parlamentare della riforma costituzionale, sono profondamente amareggiato e deluso. Dove è andato a finire il notaio garante della Costituzione? Tutto può dipendere dal fatto che non ce la fa più e che non vede l’ora di poter fare la vita di un anziano molto in là con gli anni? L’economia non si smuoverà affatto se sparirà il Senato, la cosa pubblica, dopo le ferie, non sarà gestibile da una maggioranza eterogenea coartata da un chiacchierone megalomane.
Quando si invecchia si deve avere il coraggio di lasciare ad altri il potere di decidere. Solo gli attori hanno il diritto di morire sulla scena, noi comuni mortali dobbiamo affidarci alla comunità, alla famiglia, alle istituzioni, ai nostri figli e ai nostri nipoti. Senza farsi rottamare ma rivendicando ciò che possiamo ancora dire e fare per il bene comune.
1) Ho votato PD alle europee ma non pensavo che il partito potesse diventare lo zerbino dell’ambizioso Alcibiade.
Categorie:Politica
Ho letto questo tuo articolo (come sempre ben scritto) subito dopo aver detto f LE STESSE cose ascoltando il Tg della 7!!
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sintonia! … purtroppo
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