Terza riflessione sulla politica di questi giorni. La mia idea che si possa andare avanti con questo governo almeno sino all’elezione del presidente della Repubblica sulla base della comune paura di elezioni imprevedibili nell’esito finale è un po’ ingenua. I veti incrociati porterebbero all’immobilismo anche in questioni vitali quali la gestione dell’epidemia e il rilancio dell’economia. Anche l’ordine pubblico e la legalità potrebbero emergere in modo dirompente. Berlusconi pensa a un governo di scopo con tutti e quasi tutti dentro con una personalità super partes, un nuovo Monti 2. In questo caso il potere di interdizione dei cinque stelle sarebbe decisivo ed anche molto giustificabile per il proprio elettorato. Simmetricamente al Conti 2 azzoppato che sopravvive con l’apporto di cespugli sparsi di centro potrebbe esserci un governo minoritario di destra con l’appoggio di altrettanti cespugli del centro. In entrambi i casi simmetrici il potere di interdizione è nelle mani di una pluralità di individui e piccole forze che hanno tutto da guadagnare da uno stallo per poter fare piccoli arrembaggi da cui consolidare le proprie posizioni di vantaggio.

Ciò che non avevo valutato appieno nel mio ragionamento è il ruolo delle commissioni parlamentari in regolamenti che consentono di bloccare una legge se non passa in commissione. Se IV non fa dimettere i propri membri nelle commissioni, e non si capisce perché dovrebbe farlo, il governo è minoritario in quasi tutte le commissioni, anche in quella che gestisce il calendario del parlamento. E’ come se Renzi avesse a questo punto le chiavi del parlamento, senza il voto dei suoi e senza la disponibilità a collaborare della destra tutto sarebbe bloccato nelle commissioni.
Da qui l’importanza di costituire un nuovo gruppo parlamentare favorevole al governo per ristrutturare le commissioni parlamentari ed avere spazi per lavorare.
Quindi Renzi non è scappato con il pallone ma si è appropriato delle chiavi del parlamento.
Come al solito prendete queste considerazioni con il beneficio di inventario, non sono un costituzionalista ma cerco solo di capire, ben venga chi mi smentisce.
Per tornare alla prima riflessione.
Categorie:Politica
Sono sostanzialmente d’accordo con te.
Dunque saremmo nelle mani di un astuto e pericoloso Pulcinella.
Non sono neppure io esperto di regolamenti parlamentari, ma il rischio di impaludamento dell’intero sistema è molto grave e preoccupante. Il malessere generale del Paese non fa che aumentare (vedi da ultimo le proteste nelle scuole, ancor più confuse e velleitarie di quelle che avevano puntualmente luogo al tempo della raccolta delle castagne) e la primavera è densa di rischi sociali ed economici.
Il fatto è, secondo me, che il suddetto Pulcinella ha in mente un piano lucido e ben preciso da anni, fin da quando andò a pranzo a Arcore quando era ancora sindaco di Firenze: egli si sente ed è l’erede vero di Berlusconi, il futuro leader di una “cosa nuova”, di una D.C. 4.0, di un coagulo di forze che non vogliono essere disturbate dalla politica (di qui l’astio esageratamente feroce nei confronti dei ragazzotti a 5 stelle); la sua “mission” era ed è quella di distruggere il PD e di consentire la formazione di una Forza Italia Viva.
Ci riuscirà? Naturalmente mi auguro proprio di no. Tu dici : “Da qui l’importanza di costituire un nuovo gruppo parlamentare favorevole al governo per ristrutturare le commissioni parlamentari ed avere spazi per lavorare”. Ce la faranno, Conte e Tabacci, nelle due settimane che pare Mattarella abbia concesso?
Non ne sono affatto sicuro e a questo punto le elezioni si avvicinano; tutto sommato potrebbero essere il male minore, se l’Europa della van der Layen ci dà una mano con i tempi del Recovery Plan. Meglio tirare a campare che tirare le cuoia, diceva come è noto Andreotti. Non so se avesse ragione.
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