Caro Raimondo, molto bello il tuo racconto da umarell che osserva il faticoso andamento delle vaccinazioni, ricordando “eh ai miei tempi”. Anche io ricordo dal basso gli incontri formativi dell’invalsi e lo sforzo di far comprendere il legame tra conoscenze e competenze valutate nei questionari. Che la strada sia ancora in salita lo si vede dalla fatica odierna di costruire organizzazioni efficaci, efficienti, monitorate, valutate e revisionate. È bello scoprire l’algoritmo umano. In Tunisia le cose funzionano a spanne, ma in pochi giorni io e mio moglie abbiamo fatto tre ecografie, due radiografie, analisi mediche senza perdere tempo e spendendo quanto i ticket. La Tunisia è povera ma la medicina funziona bene.
Questo è il bello di un blog, ricevere lettere simili o telefonate per discutere o chiedere informazioni ulteriori.
Maurizio, l’amico lettore ex collega che vive in Tunisia, ha colto con arguzia lo spirito del precedente post: noi anziani vediamo le vicende attuali con ottiche collaudate in passato e vorremmo poter aiutare con consigli utili ma sperimentiamo a volte con rabbia l’impotenza di chi è ormai fuori dal recinto in cui i progetti sono delimitati.
Ma raccontare e riflettere non costa nulla, può annoiare ma chi legge se si annoia può cambiare pagina o distrarsi pensando ai propri punti di vista. Insomma volevo aggiungere qualcos’altro sulla questione delle prenotazioni, se permettete.
Una cosa molto intelligente del sistema di prenotazione della regione Lazio è che chiunque può effettuare la prenotazione per un’altra persona basta avere il suo CF e il numero identificativo della tessera del sistema sanitario che tutti i cittadini hanno già. In base al Codice Fiscale il sistema verifica se l’età è tra quelle previste dalla fase di prenotazione e se risulta aver già fatto la prenotazione o la vaccinazione. Un approccio così facilitato ha permesso di risolvere in un solo colpo il problema degli anziani privi di internet e di coloro che non hanno dimestichezza con i sistemi digitali, ci si fa aiutare dai più giovani o dai più svegli.
Si potrebbe migliorare il programma della regione Lazio?
- Consentire a tutti di esplorare le disponibilità dei posti sia rispetto ai siti attivi sia rispetto ai tempi di attesa. Chi ha già prenotato magari frettolosamente o in una settimana in cui i vaccini disponibili e i siti attivi erano pochi potrebbe scoprire che potrebbe anticipare la data già fissata magari recandosi ad un centro un po’ più lontano da casa.
- Consentire di modificare la prenotazione senza dover preliminarmente cancellare la prenotazione esistente, la cancellazione della prenotazione esistente dovrebbe avvenire contestualmente alla fissazione della nuova. Ora la cosa è possibile solo tramite centralino telefonico quasi sempre occupato.
- Consentire la prenotazione di gruppo per evitare che la stessa famiglia debba andare in momenti o in giorni diversi, consentire a un nucleo familiare con anziano avente diritto di vaccinarsi in blocco (compresa eventuale badante) sia per minimizzare gli spostamenti sia per realizzare piccole bolle protette.
- Esauriti i gruppi prioritari ora previsti (da 80 in su, tra i 65 e gli 80, i sanitari, i fragili, i docenti, le forze dell’ordine, i carcerati) riservare una percentuale significativa di vaccini ai molto esposti al rischio contagio sulla base dei dati del programma Immuni. Il programma Immuni registra tanti numeri casuali quanti sono i contatti ravvicinati con altri soggetti dotati del programma Immuni, tre volte al giorno si collega con un server centrale per verificare se tra i suoi incontri c’è qualcuno risultato positivo. La quantità di contatti accumulati da ciascuno negli ultimi 20 giorni è un indicatore affidabile del rischio corso dal soggetto anche se non ha incontrato positivi. Ebbene, una analisi dei dati raccolti consentirebbe di fare una graduatoria di rischio e, ad esempio, al 20% superiore non ancora vaccinato, si potrebbe inviare una notifica che abilita il dispositivo ad accedere prioritariamente alla prenotazione. Insomma penso che sia giusto e conveniente che la commessa del supermercato o il rider o il personal trainer o il pendolare abbiano la precedenza rispetto ad un soggetto più anziano che lavora in casa e ha pochissimi contatti. Finalmente tutti istallerebbero Immuni e si potrebbe cominciare a fare dei tracciamenti efficienti che saranno necessari anche quando sarà completata la campagna di vaccinazione.
L’uso diffuso di Immuni sarà necessario come essere vaccinati e rivaccinati se si vorrà non solo decongestionare gli ospedali e le camere mortuarie ma anche impedire la diffusione del virus anche quando i nuovi casi saranno poche decine.
Sono arrivato troppo tardi per cassare i riferimenti alla Tunisia. Comunque va bene lo stesso. Temevo non conoscessi il termine umarell, ma vedo che l’hai usato correttamente e continui con la tua campagna sacrosanta pro Immuni. Legarla alle liste di prenotazione mi sembra molto intelligente. Mandala al ministro del turismo può essere la strada con per rilanciare un turismo covid free W gli umarell
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