Piromani a Roma

Roma è chiaramente sotto attacco. Le statistiche lo dicono, il caldo torrido e la siccità non possono spiegare l’aumento vertiginoso degli incendi che, guarda caso, hanno messo in crisi ulteriormente quell’insufficiente sistema di gestione dei rifiuti di cui la città era dotata. Ovviamente tra i piromani annovero anche quelle burocrazie capitoline che hanno ritardato le gare per l’esecuzione degli sfalci dell’erba disseccata, paglia che ora funziona da propellente per incendi che si estendono a macchia d’olio nei vari quartieri rendendo improbo il lavoro dei vigili del fuoco.

L’attacco è concentrato contro la nuova amministrazione di Gualtieri il quale ora appare impotente e indolente e ciò giustifica agli occhi dei cittadini i limiti delle amministrazioni precedenti, i sindaci sono tutti uguali.

Vivo vicino a Pineta Sacchetti recentemente andata a fuoco e durante l’incendio alcuni amici mi hanno telefonato preoccupati ma per nostra fortuna il vento prevalente quel pomeriggio spirava verso il centro della città e noi del quartiere Aurelio vedevamo solo una grande nuvola nera nelle vicinanze che si spostava verso ovest e non sentivamo nemmeno l’odore di bruciato. Solo nella notte, quando il vento si è fermato o ha cambiato direzione, abbiamo dovuto chiudere ermeticamente le finestre.

Questa mattina di buon ora sono andato a vedere cosa era successo e a scattare qualche foto. La pineta è salva mentre appare chiarissima la causa di una estensione così vasta dell’incendio: in tutta la zona andata a fuoco non era stato fatto alcuno sfalcio dell’erba.

La pineta non è stata attaccata dal fuoco, alla base il terreno arido non ha consentito il propagarsi delle fiamme. … anche se sembra una pineta superstite di un processo di avanzata desertificazione
Anche i giovani pini piantati di recente si sono salvati perché alla base l’erba era stata tagliata. Sullo sfondo la biblioteca comunale da cui si ipotizza che abbia avuto origine l’incendio
Anche le latifoglie piantate dalla precedente amministrazione Raggi si sono salvate. Le zone in cui l’erba era stata tagliata non hanno consentito la propagazione delle fiamme.
Questa è l’erba alta completamente secca che è andata a fuoco e che ha fatto propagare le fiamme su un vasto territorio. Quella superstite che qui vediamo in primo piano si è salvata forse per l’intervento dei vigili del fuoco o più probabilmente perché circondata da strisce di terreno in cui l’erba era stata tagliata in tempo.
Sullo sfondo Monte Mario e in primo piano i percorsi tracciati da persone e da cani a passeggio. Il vento sembra aver portato fumo e ceneri verso Monte Mario creando un forte disagio e molta paura.
Calpestio che ha funzionato in parte da ostacolo alla propagazione delle fiamme.
Vista dal centro dell’incendio in direzione di Pineta Sacchetti
Percorso verso il punto più alto della collina
Piante da alto fusto superstiti, sono cresciute spontaneamente negli anni, sono sugheri e lecci e altre essenze i cui tronchi hanno cortecce resistenti al fuoco, molte di queste il prossimo anno torneranno probabilmente a vegetare.
In rosso la zona che ora è un mucchio di cenere nera. Aspettiamo le prossime piogge per rivedere il verde.
10 anni fa … altri scenari
torneranno anche i fiori!


Categorie:Politica

Tag:

1 reply

  1. bellissimo articolo e bellissime le immagini, speriamo che non diventino come i quadri di Roerzler Franz : Roma sparita

    Piace a 1 persona

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: