Il nuovo Parlamento

In queste ore i nuovi parlamentari si stanno registrando e domani devono essere adottate delle decisioni che rimarranno valide per tutta la legislatura, in particolare le presidenze. Non si sa molto, solo le chiacchiere e le indiscrezioni giornalistiche.

Silvio Berlusconi arriva in Senato per sbrigare le procedure di registrazione Roma, 12 ottobre 2022. ANSA/FABIO CIMAGLIA

Il fatto è che, in tutto questo tempo in cui la coalizione di centro destra ha esibito una forte coesione, nemmeno su due nomi eminenti si erano accordati e che ora anche questa rogna deve essere risolta dalla Meloni che sempre di più appare come la superwoman che deve pulire anche l’ufficio.

Prima delle elezioni la candidatura di Berlusconi al Senato era stata presentata come la sua rivalsa per poter esserne eletto presidente e quindi essere celebrato come seconda carica dello Stato. Passate le elezioni, questa possibilità non sembra più essere all’ordine del giorno come se l’unico cruccio di Berlusconi sia di piazzare la Renzulli. Ciò che emerge adesso è lo scontro tra FdI e Lega, tra La Russa e l’autore del porcellum. Berlusconi si è effettivamente tirato indietro? teme forse che la sua forte amicizia con Putin possa danneggiare la nuova immagine della destra che va al potere? Per la Meloni questa scelta è più difficile della stessa formazione del governo. Quanto si sente forte al punto di umiliare il vecchio padre e padrone della coalizione entro la quale lei è cresciuta? Berlusconi è vendicativo e rancoroso? Certo, i suoi deputati sono pochi ma il suo potere mediatico è immutato e basta un niente per far girare il vento del consenso e la Meloni non è molto forte a livello editoriale e mediatico.

Se potessi dare un consiglio a Meloni non avrei dubbi: offri la presidenza del Senato al vecchio Berlusca, tieniti libero il tuo amico La Russa ti potrà servire in tanti ruoli ad esempio negli infiniti talk show in cui si parlerà male del governo. E’ vero, FdI ha stravinto ma i tuoi alleati sono essenziali per arrivare fino alla fine della legislatura e una spartizione delle alte cariche che lasci al tuo partito solo la presidenza del consiglio dei ministri non mi pare poco in termini di potere.

In queste ore vedremo quanto la nostra nuova pulzella di Orleans è realmente capace e scaltra come i media ci hanno fatto credere in questi due mesi di campagna elettorale.

segue



Categorie:Elezioni politiche 2022, Politica

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